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Presentato il logo delle fattorie didattiche della Provincia di Arezzo

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Presentato il logo delle fattorie didattiche della Provincia di Arezzo

Si sviluppa all'interno di un girasole, uno dei simboli della campagna che rimanda anche all'idea del sole e delle energie alternative tanto care alle aziende agricole locali, il logo delle ‘Fattorie didattiche’ provinciali. Il vigneto e gli animali da cortile rimandano invece alla conoscenza delle coltivazioni, degli allevamenti e dei processi di trasformazione. Infine, proprio un libro aperto rafforza all’idea di apprendimento. I lavori sono stati realizzati dagli studenti della classe 5° A (indirizzo: Arte dei metalli e Oreficeria, anno 2010-2011) del Liceo Artistico "Piero della Francesca" di Arezzo. Ben metà classe si è cimentata nella realizzazione, tenendo a mente gli obbiettivi della didattica in fattoria: la riscoperta delle tradizioni e della cultura contadina, la comprensione delle relazioni tra sistemi produttivi, consumi alimentari e salvaguardia dell'ambiente. Gli elementi contenuti nel logo rimandano infatti alla conoscenza delle coltivazioni, degli allevamenti, dei processi di trasformazione e delle energie rinnovabili trasmessa durante le attività didattiche. Un altro logo realizzato, sarà utilizzato per l'evento "Fattorie aperte" ed ha come simbolo lo spaventapasseri a simboleggiare la manualità che viene sviluppata durante i laboratori. I bozzetti hanno dato prova di un impegno in stili artistici diversi, tanto che i ragazzi sono passati con grande naturalezza dalla caricatura al fumetto, dal disegno naturalistico all'astratto. "Quello delle Fattorie Didattiche – ha detto l’assessore all’agricoltura della Provincia di Arezzo, Andrea Cutini -, è un progetto della Provincia e delle associazioni agricole nato nel 2009, che oggi vede oltre 35 aziende coinvolte nella promozione della conoscenza della ruralità nei giovani. Un progetto innovativo per il mondo dell’agricoltura che si arricchisce di una ulteriore significativa collaborazione, quella con il Liceo Artististico". "Una delle possibilità di svolta per le aziende agricole credo proprio sia rappresentata dalla Fattorie Didattiche – ha aggiunto Luca Ginestrini, vice Direttore di Confagricoltura Arezzo, che insieme a CIA e Coldiretti fanno parte del progetto -. Le Fattorie Didattiche aperte, poi, hanno registrato un grande successo che intendiamo replicare, perché avvicinare i giovani alla natura, insegnare loro a proteggere l’ambiente, è una formula vincente e oggi indispensabile più che mai". Per ringraziare gli studenti l’assessore ha consegnato loro un attestato, mentre alla scuola – rappresentata dal Dirigente Luciano Tagliaferri e dal Prof. Roberto Paionni – sono state donate due vecchie varietà di melo "prodotte nel vivaio di Cerreta, presso Camaldoli, dalla Comunità Montana del Casentino – ha detto Luca Segantini della Comunità Montana – sono piante antiche che ci fanno riscoprire il nostro patrimonio". "Andranno a valorizzare lo spazio verde che abbiamo nella scuola dove già abbiamo piantato degli ulivi. L’idea è quella di creare un laboratorio all’aperto che può essere uno stimolo insolito e importante per gli studenti", ha detto il Preside Tagliaferri ringraziando la Provincia per questa opportunità che ha permesso agli studenti di cimentarsi su un lavoro concreto. Presenti alla premiazione anche gli operatori delle fattorie didattiche, tra cui l’azienda agricola Lorenzo Barbagli e Leda Acquisti del ‘Faggeto’, i cui prodotti sono stati donati agli autori dei bozzetti selezionati. L’assessore Cutini ha poi concluso auspicando continuità nel coinvolgimento dei giovani artisti nelle tematiche della ruralità, in un prolifico mix tra mondo della scuola, Provincia e agricoltura.