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”Puttanopoli’ un libro di Domenico Guarino

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”Puttanopoli’ un libro di Domenico Guarino

Arezzo – Domenico Guarino presenta il suo ultimo libro, Puttanopoli, pubblicato dalla Cult editore, un saggio che descrive l'Italia contemporanea attraverso il suo distorto rapporto con il femminile: un femminile mercificato o santificato, ma comunque ridotto a oggetto politico passivo e valuta corrente.

Dal festino a base di droga e giovani 'cocotte' dell’onorevole Mele, al caso Escort-Berlusconi, alla vicenda Trans-Marrazzo, fino alle intercettazioni che tirano il ballo il capo della protezione civile Guido Bertolaso.
Partendo dall'analisi degli ultimi scandali finiti sotto i riflettori della cronaca, 'Puttanopoli' reinterpreta la società italiana alla luce del rapporto tra il sesso ed il potere; evidenziando tanto le profonde trasformazioni intervenute negli ultimi anni, quanto la doppia morale che sembra contraddistinguere l’agire politico ed il dibattito pubblico nazionale.
Da una parte dunque una classe dirigente che mette costantemente in mostra un’abbondante dose di spregiudicatezza nei costumi, dall’altra una professione di fedeltà ai valori tradizionali ed ai dettami della Chiesa.
Nel mezzo una società sempre più disorientata e disorientante, in cui il sesso assomiglia oramai ad un bene di consumo, fruibile e spendibile come qualsiasi altra merce tra le maglie del mercato globale.
"In Italia -dice Guarino- il sesso rappresenta sempre più uno strumento di ascesa sociale ed economica. Tanto che, con buon pace del diritto al lavoro – ormai completamente disatteso- l'articolo Uno della nostra Costituzione potrebbe essere così riscritto: l’Italia è una Repubblica fondata sul sesso; spesso a pagamento".

Allo stesso tempo, i recenti scandali, ed anche l’esito che questi sembrano aver avuto nel dibattito pubblico, non sarebbero spiegabili se non in un Paese in cui il rapporto con il corpo e la sessualità appare in una profonda quanto contraddittoria trasformazione.
"Da un parte gli ostacoli alla somministrazione della pillola RU 486, l’attacco alla legge sull’aborto, la mancanza di una seria educazione sessuale nelle scuole, dall'altra il ritorno dei bordelli più o meno ufficiali, il consumo esponenziale di viagra non solo tra gli over 60, il fatto che il 30% delle studentesse si dichiari tranquillamente disposta a ‘cedere’ il proprio corpo in cambio della promozione agli esami universitari". Mentre, come dimostra soprattutto l'ultima inchiesta sul G8 della Maddalena e sui "Grandi eventi": “in alcune aziende, i benefit sessuali vengono oramai puntualmente quantificati nei budget: una variabile dei costi d'impresa, una forma particolare di public relations, tanto sui generis quanto apparentemente indispensabile".
In questa anche la prostituzione sembra aver cambiato definitivamente volto: “Notiamo oggi una crescita esponenziale di quella che potremmo definire una specie di 'zona grigia' -conclude Guarino- in cui la vendita del corpo non appare più accompagnata, come in passato, dalla generale riprovazione morale (e dunque dalla consapevolezza pubblica e privata delle conseguenze che questa scelta comporta), ma viene semplicemente considerata una opzione tra le altre. Una scelta, cioè, che non pregiudica la possibilità di carriera e di successo, né presuppone l’ostracismo e la berlina sociale". Insomma: "una prostituzione 'borderline' che va dalle escort occasionali, alle coppie scambiste, fino alle casalinghe ed alle professioniste che si vendono per aggiungere beni voluttuari al proprio budget o per dare verve al proprio menage familiare".