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Rave Party al Sasso di Simone, è polemica

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Rave Party al Sasso di Simone, è polemica

Sestino – "Sapevamo che la riserva naturale del Sasso di Simone e l’attiguo parco marchigiano omonimo, erano considerati e censiti come aree di estrema importanza naturalistica, faunistica e ornitologica. Sapevamo che erano considerati e classificati tra i “parchi delle stelle” in Italia, nonché tra i paesaggi caratteristici della Regione Toscana. Oggi dobbiamo aggiungere, con disappunto, che tali “Riserva/Parco regionale” sono anche il “parco del rave party” selvaggio. La notte del 13 agosto, infatti, è stato celebrato il primo “Rave party” del Sasso di Simone. Nessuna autorizzazione per l’evento; nessuna autorizzazione per entrare dove occorrono per l’accesso dei mezzi meccanici e per gli stessi proprietari degli animali che pascolano allo stato brado apposita delibera provinciale. Un folto gruppo di amanti – diciamo – della “musica di genere” si sono dati appuntamento da varie località toscane, marchigiane e romagnole. La musica ha imperversato lungamente nella notte, diffondendosi lungo le vallate contigue. Si può sottolineare che ciò ha destato scandalo in quei turisti veri che pensavano di trovare un luogo di silenzi notturni, di musiche “ modulate dal vento”, di sentire l’ululato dei lupi e lo svolazzare di uccelli notturni, sotto il cielo del “parco delle stelle”. E’ intuibile facilmente che un’area naturalmente delicata e con rare speci di animali, che stanno popolando quassù le ultime oasi di sopravvivenza, non ha bisogno di “ rave party; e il crescente turismo ha bisogno di ben altri eventi.
Crediamo che ci siano varie cose da rivedere. Intanto una vigilanza attenta su tutti i fronti; una continua programmazione e riflessione sull’importanza e sulla valorizzazione di questo patrimonio naturalistico: ma ciò è difficile quando si deve considerare, ad esempio, che la Comunità della Riserva non è stata mai convocata dall’attuale amministrazione comunale di Sestino, che la presiede. E che sono state fatte cadere le proposte per un parco interregionale Toscana-Marche-Romagna, che è la logica conseguenza per custodire e valorizzare un patrimonio comune alle tre realtà istituzionali.
La disattenzione locale è evidente anche dalla completa assenza di Sestino e delle varie Associazioni del settore per fare “sistema” con Provincia di Arezzo e Parco Regionale di Carpegna per il calendario degli eventi, per sostenere quello che è il principale attrattore turistico sestinate, in attesa che anche la cultura torni ad essere visibile e visitabile.

Giancarlo Renzi- Consigliere comunale