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Rimpatrio degli stranieri dalla Libia, voli speciali per gli italiani

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Rimpatrio degli stranieri dalla Libia, voli speciali per gli italiani

Roma, 23 feb. (Adnkronos/Ign) – Continuano i rimpatri degli stranieri che vivono e lavorano in Libia. Per quanto riguarda gli italiani, due voli Alitalia sono partiti oggi da Tripoli come hanno riferito fonti diplomatiche. Entro la fine della giornata verrà "auspicabilmente" completato il deflusso degli italiani da Tripoli e dalle zone limitrofe della Tripolitania. Lo scrive in una nota il ministero degli Esteri, sottolineando che: "La Farnesina sta operando senza soluzione di continuità per far defluire dalla Libia tutti i connazionali che hanno manifestato la volontà di lasciare il Paese. A poco più di 48 ore dall'improvviso degradarsi della situazione a Tripoli, da dove, malgrado la situazione problematicissima, dovuta ad un crescente affollamento, dell'aeroporto internazionale sono stati già rimpatriati circa 800 italiani". Questo, si legge ancora nella nota, è avvenuto "anche per mezzo di voli speciali Alitalia organizzati e finanziati dall'Unità di Crisi. Altri voli, organizzati in coordinamento con il Ministero della Difesa -prosegue la nota- contribuiranno auspicabilmente già entro la fine della giornata di oggi a completare il deflusso dalla Capitale e dalle zone limitrofe della Tripolitania". Rimpatrio degli americani. Gli Stati Uniti hanno noleggiato due traghetti maltesi, che solitamente trasportano turisti dalla Sicilia a Malta, per rimpatriare i propri cittadini che si trovano in Libia. I due catamarani veloci, ognuno dei quali può accogliere 600 passeggeri, sono partiri questa mattina dal porto della Valetta. E sono attesi nel primo pomeriggio nel porto di As Shahab, dove il dipartimento di Stato hanno chiesto ai cittadini americani di riunirsi. Agli Stati Uniti non è stato dato il permesso di far atterrare propri aerei in Libia per il rimpatrio dei propri cittadini. In Libia vi sono circa 5mila cittadini americani, in maggioranza con doppia cittadinanza, con 600 americani che non hanno passaporto libico. La scorsa domenica il dipartimento di Stato aveva ordinato la partenza anche di 35 diplomatici e dei loro familiari. Mentre "una nave turca è giunta nel porto di Bengasi ed è ripartita portando in salvo i cittadini turchi presenti in città". E' quanto ha affermato il giornalista libico, Sahi Muhammad, in collegamento con la tv araba 'al-Jazeera'. "Le operazioni sono avvenute senza incidenti – ha aggiunto – sotto la supervisione e l'aiuto dei comitati dei manifestanti che controllano la città". Il giornalista ha inoltre aggiunto che "tutta la zona orientale della Libia in questo momento è sicura ed è in mano ai manifestanti". La Cina ha iniziato l'evacuazione di circa 33mila connazionali dalla Libia, inviando il primo aereo passeggeri e una flotta di bus al confine egiziano. Lo riferiscono i media locali, all'indomani delle disposizioni del presidente Hu Jintao per la messa in atto di "misure efficaci e immediate" per l'evacuazione di cinesi in bus, navi o aerei. Il governo brasiliano ha invece deciso di usare una nave e non un aereo per il rimpatrio dalla Libia di circa 180 dipendenti dell'impresa di costruzione Queiroz Galvao. La nave, secondo fonti del ministero degli Esteri brasiliano, è stata noleggiata in Grecia e dovrebbe arrivare a Bengasi entro domani per poi ripartire alla volta di Malta. Stando al ministero degli Esteri, sono 5-600 i brasiliani in Libia.

Articlolo scritto da: Adnkronos