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Roma devastata, risveglio choc Venti i fermati, dodici in manette

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Roma devastata, risveglio choc Venti i fermati, dodici in manette

Roma, 16 ott. (Ign) – Il giorno dopo Roma si sveglia sotto choc per le violenze che ieri per ore hanno tenuto sotto scacco la capitale. Mentre nella notte gli ospedali si sono riempiti di feriti, arrivando a contare un centinaio di ricoveri tra manifestanti, violenti e forze dell'ordine, ci si interroga su come sia stato possibile che un gruppo abbia potuto mettere a soqquadro per ore il centro di Roma. Stamattina a Piazza San Giovanni, per ore ieri nelle mani dei violenti, numerosi turisti fotografano i danni: dai sampietrini divelti, alle vetrine distrutte, alle automobili bruciate per strada. Intanto, mentre la città oltraggiata inizia a fare la conta dei danni subiti, gli investigatori continuano ad analizzare le immagini registrate dalle telecamere per individuare i responsabili dei disordini. Al momento, delle circa 20 persone fermate ieri durante gli episodi di violenza dalla polizia, 12 sono in stato di arresto, mentre per gli altri la posizione è al vaglio d'intesa con l'Autorità Giudiziaria.
Tra i fermati ci sono anche persone provenienti da Bari, Trento, Catania, Siracusa, Brindisi, Varese e Napoli. Sono 10 le bottiglie incendiarie che sono state rinvenute e sequestrate dalla Digos nel corso della manifestazione, in cui si sono registrati gravi episodi di violenza ai danni di immobili, veicoli e Forze dell'Ordine. In particolare, le bottiglie già complete di stoppino fissato con del nastro isolante e piene di benzina, sono state trovate lungo via Cavour all'altezza del civico 211, all'interno di un borsone nero.Nello stesso contesto, in Piazza San Francesco di Paola, nel corso di un controllo preventivo sono state sequestrate 4 assi di legno "munite" di nastro adesivo, oltre a numerosi sampietrini.
A Piazza di Spagna, invece, una guardia giurata in servizio in un istituto di credito ha trovato nascoste in un angolo della via numerose spranghe in ferro e pietre. Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro. Roma intanto si prepara con il fiato sospeso al derby calcistico di questa sera. Una partita che, al momento, risulta non essere a rischio nonostante la violenza che ha devastato meno di 24 ore fa la Capitale. Tra gli estremisti che hanno messo a ferro e fuoco la città c'erano anche molti ultrà del calcio: della Lazio, della Roma, ma anche del Livorno e di altre tifoserie. Tra gli indizi della presenza dei 'duri' del calcio quella scritta 'Acab' (All cops are bastard) che oggi si incontra sui muri di mezza città, a cominciare da via Merulana. E la paura di alcuni e' che la partita di questa sera possa diventare occasione per nuovi, ulteriori disordini. ''Non scendere in campo sarebbe una grossa sconfitta per Roma'', ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno durante il sopralluogo che ha fatto nella tarda serata di ieri a piazza San Giovanni, spiegando che, come confermato dal Questore di Roma, Francesco Tagliente, le forze dell'ordine, nonostante l'impegno di uomini e mezzi profuso per il corteo, ''sono pronte per questa nuova sfida''. E rassicurazione analoga e' arrivata dal presidente della Lega calcio Maurizio Beretta. Lazio-Roma dunque si fara', salvo decisioni dell'ultimo momento. E tuttavia l'aria che si respira e' pesante. Il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano in un'intervista a ''la Stampa'' si dice preoccupato per la possibilita' che anche oggi ''ci sia ancora qualche coda'' dei disordini, anche perche' ''le informazioni che abbiamo non sono rassicuranti'', dice, e avverte: ''Non bisogna abbassare la guardia: siamo solo all'inizio''.

Articlolo scritto da: Adnkronos