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Sacchini: ‘Prevenire la pubblicità lesiva della dignità delle donne’

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Sacchini: ‘Prevenire la pubblicità lesiva della dignità delle donne’

Arezzo – Un confronto diretto con chi promuove e organizza le campagne pubblicitarie e di comunicazione. “Alle agenzie – annuncia l’assessora alle pari opportunità Lisa Sacchini – presenteremo l’atto d’indirizzo, approvato dal precedente Consiglio comunale su proposto di Marco Tulli, per la tutela dell’immagine della donna nelle comunicazioni pubblicitarie. Il nostro obiettivo è verificare con gli operatori del settore gli strumenti da adottare e da condividere per giungere ad una corretta ed efficace applicazione dell’atto di indirizzo”.
Appuntamento, quindi, giovedì 30 giugno in palazzo comunale. All’incontro è stata invitata anche la Presidente provinciale dell’Unione Donne d’Italia, Erica Rampini. E’ stata infatti l’Udi a promuovere, a livello nazionale, la campagna per contrastare la pubblicità offensiva della dignità delle donne.
Nell’atto d’indirizzo, approvato con 21 voti a favore, 6 astensioni e nessun contrario, il Consiglio Comunale di Arezzo premette che “è patrimonio collettivo riconoscere che le immagini violente, volgari e irrispettose della dignità femminile, sono un danno per le donne e per l'intera società e che è patrimonio collettivo il riconoscere nella comunicazione lesiva uno degli elementi più preoccupanti rispetto al dramma della violenza contro le donne”.
Nel documento si ricorda la risoluzione del Parlamento Europeo del 3 settembre 2008 (n°2038) sull'impatto del marketing e della pubblicità sulla parità tra uomo e donna, che indica come “inammissibile il modello pubblicitario lesivo verso il genere femminile ed indica agli Stati membri il compito di intraprendere azioni e adeguate decretazioni e leggi in tal senso”.
Il Consiglio approva, quindi, “una moratoria della pubblicità offensiva, oscurando e non ospitando nei propri spazi tutti quei messaggi che offendono il genere femminile”. E si impegna a diffondere le necessarie informazioni “sulle leggi in vigore contro le varie forme di violenza sulle donne” e ad aderire all'iniziativa dell'UDI "Immagini Amiche" e dichiarare la propria città "Città libera dalle pubblicità lesive della dignità femminile" o "Città amica delle donne".
L’atto d’indirizzo si conclude con la proposta di “istituire una Commissione Tecnica, composta dai rappresentanti della Consulta Comunale, della Commissione Provinciale, dell'Assessorato Pari Opportunità e della Commissione Comunale, con il compito di monitorare e denunciare presso gli Enti ogni qual volta l'immagine della donna risulti lesa nella sua dignità. E di inserire nel bando di gara della concessione degli spazi pubblicitari, l'obbligo da parte del concessionario, di aderire al Codice di Autodisiplina di Comunicazione Pubblicitaria dello IAP – Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria”.