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Sciopero e corteo per manifestare contro i tagli al trasporto locale

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Sciopero e corteo per manifestare contro i tagli al trasporto locale

Arezzo – E’ forte il richiamo delle OO.SS. sulla situazione aretina e regionale del Trasporto pubblico locale rispetto ai tagli confermati dalla Regione Toscana nell’ambito del trasporto urbano, extraurbano e ferroviario. Ad oggi, il punto della situazione per quanto concerne la provincia di Arezzo, dicono in coro tutte le sigle sindacali Filt-Cgil Fit-Cisl Uiltrasporti Faisa-Cisal Ugl, è in una fase di preoccupante stallo dove circa 1200 lavoratori (tra Arezzo-Siena-Grosseto-Piombino) temono il disconoscimento degli accordi economici e lavorativi acquisiti nelle aziende di provenienza. In particolare, l’azienda Tiemme Spa ad oggi, proseguono le OO.SS., non ha rispettato nessuno degli impegni presi, anzi, perseguendo una logica di difficile comprensione ha messo in atto manovre che a tutto tendono fuorché allo sviluppo aziendale.
La mancata reinternalizzazione di servizi essenziali come l’officina di manutenzione, le biglietterie, gestione parcheggi, rimozione veicoli etc, tutte attività afferenti il tpl, non consentono alla neonata né diversificare ed aumentare le irrisorie entrate da traffico provenienti dalla bigliettazione a bordo, né tanto meno di creare sviluppi occupazionali ed aumento degli attuali standard qualitativi e quantitativi dei servizi. Infatti sino ad oggi le aziende di provenienza hanno esternalizzato via via tali attività non preoccupandosi poi ne delle ricadute occupazionali ne delle ricadute qualitative del servizio offerto.
I tagli prodotti dalla manovra finanziari del Governo uniti a quelli incomprensibili della Regione Toscana, unica regione in tutta Italia, ad attuare tagli che variano fra il 10-20% a secondo dei territori, nonostante che il Governo, nell’accordo fra Stato e Regione, dello scorso 16 dicembre abbia aggiunto altri 75 milioni di euro ai 425 previsti dalla Legge di Stabilità, esclusivamente dedicati alla salvaguardia del Servizio di Trasporto Pubblico Locale, aggravano ulteriormente la situazione considerato poi che, per quanto riguarda l’aretino, la Provincia ha già tagliato in settembre una consistente fetta di risorse.
E’ evidente, rimarcano le OO.SS., che esiste una disorganizzazione politica regionale, in merito al rilancio del tpl inteso come strumento fondamentale della mobilità del cittadino. E’folle sostenere la creazione di macro realtà aziendali senza le minime ristrutturazione dei piani della mobilità dei territori, facilitando l’integrazione del trasporto ferro-gomma, favorendo ed incentivando economicamente le città ed i territori che sviluppano trasporti ecosostenibili di massa penalizzando il caotico traffico privato, aumentando cioè la qualità della vita. Gli unici rimedi e soluzioni attuabili, dicono le Aziende, sono l’abbassamento del costo del lavoro, il ricorso a cospicui tagli e l’introduzione di cassa integrazione in deroga per dipendenti del settore. Non solo l’azienda ha persino aggiunto che intende gravare pesantemente sulla produttività dei neo assunti con drastica diminuzione del costo salariale, scaricando di fatto eventuali inidonei, rifiutando di concertare con le OO.SS opportuni ricollocamenti in grado di garantire dignità umane e professionali. Una soluzione rigettata al mittente con forza dalle OO.SS. provinciali le quali affermano che occorre normare e strutturare l’azienda armonizzando i trattamenti salvaguardando le professionalità ed i diritti acquisiti valorizzando le risorse umane esistenti, eliminando Cda, inutili figure politiche dai costi esorbitanti, rivisitando organigrammi non funzionali alle esigenze aziendali.
Il trasporto locale è governato da una politica che come OO.SS. non possiamo accettare e che respingiamo al mittente per questo venerdì 14 gennaio ad Arezzo gli autisti Tiemme Spa incroceranno le braccia. A partire dalle 10.00 da piazza delle Stazione partirà un corteo di protesta che raggiungerà la sede aretina dell’azienda in via Guido Monaco.

Articlolo scritto da: CISL Arezzo