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Scuole dell’infanza, via alle iscrizioni

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Scuole dell’infanza, via alle iscrizioni

Arezzo – Scuole dell’infanzia. Sono quelle per i bambini tra i 3 e i 6 anni. Tra poco si apriranno le iscrizioni. L’11 gennaio a quelle del Comune di Arezzo e, secondo la circolare ministeriale uscita il 30 dicembre, anche a quelle statali e alle private. A tutte le famiglie potenzialmente interessate sta per essere spedito, dal Comune, un depliant che riassume il quadro complessivo dell’offerta che hanno a disposizione. Analoga informazioni sui siti web dell’Amministrazione e degli Istituti Comprensivi. Il sistema integrato, nato su iniziativa del Comune di Arezzo, conta 2.447 posti. Una cifra che sostanzialmente si identifica con la domanda. 1.310 sono dello Stato, 687 delle private e 450 del Comune.
“Il soddisfacimento delle domande dipende proprio da questa integrazione – commenta l’assessore alle politiche educative, Lucia De Robertis. La scelta, fatta in questo mandato amministrativo, ha avuto un duplice effetto positivo: da una parte ha offerto alle famiglie una quantità e una qualità migliore dei servizi e dall’altra ha rafforzato la collaborazione tra tutti i soggetti, pubblici e privati, impegnati in questo settore”.
Con soddisfazione di tutti. “Abbiamo realizzato un vero pluralismo istituzionale – sottolinea Anna Maria Lodovichi, Provveditore agli studi. La collaborazione è fondamentale perché grazie ad essa, nella fascia tra 3 e 6 anni, copriamo il 99% della domanda. Lo Stato, da solo, non arriverebbe al 50%. Il sistema integrato garantisce standard condivisi e consente di lasciare alle famiglie libertà di scelta. Una collaborazione che dovrà ulteriormente svilupparsi anche sul terreno dell’edilizia scolastica per dare risposte ai nuovi insediamenti con coppie giovani”.
Positiva la valutazione del sistema anche da parte di Mario Bracci, Presidente della Fism: “insieme siamo in grado di garantire un’offerta elevata dal punto di vista culturale e formativo. Abbiamo una pluralità di offerte che concorrono alla realizzazione di adeguati traguardi formativi. Il Comune di Arezzo – sottolinea Bracci – si colloca in posizione di assoluta avanguardia in relazione all’educazione per l’infanzia”.
Il sistema integrato è stato approvato dal Consiglio Comunale dopo essere stato sottoposto agli esami di Circoscrizioni, Comitati dei genitori, educatori, sindacati. “Sono state date risposte ancora migliori ai bambini ed alle famiglie. Sia dal punto di vista della quantità (il solo Comune di Arezzo ha attivato in questi cinque anni tre nuove strutture ad Indicatore, Bagnoro e Il Matto). Sia in termini di qualità: la collaborazione consente di “mettere in rete” esperienze, professionalità e progetti. Tutti insieme, quindi, contribuiscono a migliorare la qualità dei servizi per l’infanzia”.
Gli elementi strategici del sistema integrato? “Garantire a tutti i bambini pari opportunità educative e sostegno alle famiglie – sottolinea Lucia De Robertis. Potenziare gli standard di qualità, innovare e rendere flessibili i servizi tenendo ferma la centralità del bambino, incrementare progressivamente l’offerta. La concertazione è stato il metodo attraverso il quale la condivisione tra tutti i soggetti ha permesso la definizione del sistema integrato. Il via libera viene quindi non solo dal massimo livello istituzionale locale, cioè il Consiglio comunale, ma dal mondo stesso della scuola, a cominciare dai genitori”.
Il prossimo obiettivo del Comune è di arrivare ad un sistema informatico che metta in rete tutto il sistema, facilitando le opportunità di accesso per le famiglie e le metodologie di lavoro per Comune e scuole statali e private.
L’impegno verso le famiglie che hanno figli tra i 3 e i 6 anni, vale anche per quelle che hanno bimbi più piccoli e che, quindi, chiedono l’accesso al nido. “Faremo anche in questo caso opera di informazione diretta – annuncia Lucia De Robertis. Mentre le scuole dell’infanzia sono di competenza dello Stato e noi siamo un soggetto che, pur non avendo obblighi di legge, provvede a sostenere in maniera decisa e convinta il sistema, i nidi rappresentano una nostra priorità sulla quale lavoriamo insieme al privato accreditato. Qui il salto di qualità, in pochi anni, è stato molto evidente. Nel 2006, per la fascia di bambini dai 12 ai 36 mesi, avevamo 400 bambini in lista di attesa. Adesso questa si è praticamente azzerata: nell’ultimo anno sono rimasti fuori in 50 ma perché, nella quasi totalità, non avevano accettato un nido diverso da quello prescelto. Il Comune ha attivato tre sue nuove strutture: Indicatore, Bagnoro e Il Matto. E si è convenzionato con le strutture private. Complessivamente abbiamo attivato, in quattro anni, circa 250 nuovi posti per i piccoli tra gli 0 e i 3 anni”.