Home Cronaca Sequestrato noto albergo di Anghiari. ‘E’ un bene della n’drangheta’

Sequestrato noto albergo di Anghiari. ‘E’ un bene della n’drangheta’

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Sequestrato noto albergo di Anghiari. ‘E’ un bene della n’drangheta’

C'è anche l'Oliver Hotel di Anghiari tra i beni per un valore di un milione di euro confiscati dagli uomini del Commissariato di Siderno. Si tratta di beni che sono riconducibili, secondo l'accusa, a Vittorio Barranca, attualmente in carcere, ritenuto un elemento di spicco delle cosche della 'ndrangheta di Caulonia, al quale e' stato notificato un provvedimento di sorveglianza speciale per tre anni. Tra i beni confiscati, appunto, c'è anche la societa' ''Oliver gest'', con sede ad Anghiari, di cui e' socio lo stesso Nicola Barranca, che gestisce un albergo con centro congressi, bar, ristorante e pizzeria proprio ai piedi del centro del comune tiberino. Inoltre figurano pure un villino a Siderno intestato alla moglie di Barranca, Maria Curciarello; la societa' ''Allen Caffe''' di cui e' socio accomandatario la donna; la societa' ''Mimosa Fiori'' di cui e' socio il figlio di Barranca, Nicola;; la societa' ''Alen Cafe'' della figlia di Barranca, Alessandra. Vittorio Barranca era stato sottoposto a fermo, poi trasformato in un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, il 10 luglio 2010 dalla Dda di Reggio Calabria nell'ambito dell'operazione denominata Crimine, condotta tra Calabria e Lombardia con l'arresto di oltre 300 persone. L'uomo e' ritenuto elemento di vertice del ''locale'' di Caulonia. A distanza di alcuni mesi dall'esecuzione del fermo il questore di Reggio Calabria Carmelo Casabona, ha presentato proposta di sequestro beni a carico di alcune delle persone coinvolte nell'operazione Crimine, tra le quali anche Barranca. Il Tribunale-Sezione misure di prevenzione di Reggio Calabria, il 10 novembre 2010 ha emesso un decreto di sequestro beni valutati, complessivamente, oltre 200 milioni di euro.