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Sicurezza sui valichi di montagna, controlli su motociclisti e moto

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Sicurezza sui valichi di montagna, controlli su motociclisti e moto

Arezzo – Gli Agenti del Corpo Forestale dello Stato nell’ambito dei servizi svolti ai fini della sicurezza stradale dei valichi di montagna, hanno effettuato nella giornata di ieri un servizio di vigilanza sul passo di Croce ai Mori in Comune di Stia.
Erano stati i cittadini residenti in zona a segnalare alla Forestale il notevole traffico di motocicli in corrispondenza dei week end.
I controlli sono stati svolti dai Comandi Stazione Forestali di Stia e Bibbiena, in collaborazione con il Nucleo Operativo Speciale di Arezzo.
In sole 4 ore e mezza sono stati censiti circa 350 transiti di motocicli che dalla Provincia di Firenze si sono immessi in quella di Arezzo per procedere poi in direzione del Passo della Calla.
I controlli prevedevano due fasi.

Nella prima fase è stata impiegata una postazione telelaser e un sistema di video-rilevamento attraverso il quale sono state accertate infrazioni al codice della strada per eccessi di velocità (da 140 a 160 km/h) e sorpassi in curva e circolazione contromano con conseguente ritiro di due patenti e decurtazione da 6 a 10 punti.
Nella seconda fase, che ha riguardato la cosiddetta sicurezza dei motocicli, sono state effettuate verifiche per individuare eventuali modifiche alle caratteristiche costruttive e funzionali, non autorizzate dalla Motorizzazione Civile, per aumentare le cosiddette prestazioni del motociclo.
Numerosi motociclisti sono stati sorpresi a circolare con pneumatici non autorizzati, modifiche alla posizione del tubo di scarico, variazione della posizione dei dispositivi di equipaggiamento tra cui indicatori di direzione, altri invece con vere e proprie moto da pista non autorizzate a circolare su pubblica via.
Sono stati anche accertati numerosi casi di motociclisti sorpresi a circolare con mezzi ai quali era stato completamente asportato l’alloggiamento targa sostituito con un porta targa inclinato rispetto alla verticale anche di oltre 40 gradi, quindi oltre il limite di 30 gradi stabilito dal Codice della Strada. Ciò per rendere difficilmente identificabile il numero di targa da parte degli organi accertatori.

Per queste modifiche ai veicoli non consentite è scattato per 6 motociclisti l’immediato ritiro della carta di circolazione e il conseguente fermo amministrativo dei mezzi per tre mesi, con l’obbligo di deposito per 30 giorni nella depositeria convenzionata con la Prefettura di Arezzo.

Otto sanzioni amministrative da 80 euro sono state comminate anche per circolazione con scarico privo di silenziatore, volutamente asportato per aumentare il cosiddetto “rombo” della moto.

I Forestali presenti ai controlli sono rimasti colpiti dal fatto che alcuni centauri presentavano le protezioni (“saponette”) della tuta completamente abrase, senza essere mai stati in pista. Questo, aggiunto al fatto che avevano reclinato la targa e apportato modifiche non autorizzate alle moto, ha lasciato intendere che si trattasse di motociclisti abituati a circolare nelle strade montane come se fossero vere e proprie piste di velocità.
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