Arezzo – Un evento atteso da tempo che ha richiamato in città esperti, curiosi, turisti e personalità. Stiamo parlando delle due mostre dedicate a Giorgio Vasari per celebrare il cinquecentenario dalla nascita, avvenuta il 31 luglio 1511, e presentate questa mattina all'interno del Museo d'Arte Medievale e Moderna. Domani invece saranno aperte ufficialmente al pubblico. 'Il primato dei Toscani nelle vite del Vasari' è ospitata nel sottochiesa dalla Basilica di San Francesco e 'Giorgio Vasari disegnatore e pittore' all'interno, invece, della galleria d'arte contemporanea.
Il ministro dei Beni culturali Giancarlo Galan, attesissimo alla presentazione di stamani non ha potuto partecipare poichè è stato trattenuto a Roma dagli impegni per la Manovra. Al suo posto ha comunque partecipato all'evento il consigliere Franco Miracco che non ha potuto fare a meno di dedicare uno spazio del suo intervento all'Archivio Vasari per il quale ha riconfermato l'intenzione, da parte del ministero, di salvare le preziose Carte e definendo la querelle con i Festari, proprietari del bene, come ''una ferita da sanare al piu' presto''. Anche il sindaco Fanfani ha sottolineato l'importanza di ''mantenerne la proprieta' e la disponibilita' ad Arezzo''. Entusiasta per il lavoro svolto e la straordinarietà delle mostre anche il Soprintendente di Arezzo Agostino Bureca ed il presidente della Provincia Roberto Vasai, protagonisti anche loro della presentazione insieme all'assessore regionale Cristina Scaletti, al presidente della Camera di Commercio Giovanni Tricca "Le celebrazioni del Vasari si pongono come una grande opportunità per la crescita economica complessiva della nostra realtà" ha detto. In ultima battuta la parola è passata poi ad Alessandro Cecchi e Paola Refice, curatori rispettivamente della prima e seconda esposizione.
La conferenza è stata seguita non solo dagli addetti ai lavori, operatori fotografi e giornalisti insomma, ma anche da personalità del territorio tra cui il direttore di Ascom Marinoni, l'assessore comunale Lucia De Robertis, il presidente di Banca Etruria Fornasari, il primo rettore della Fraternita dei Laici Liletta Fornasari. E questi solo per citare alcuni nomi di un ricco parterre de roi.