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Su Raiuno la storia di Miss Italia 1948

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Arezzo – Belli e famosi, sono stati la prima coppia “paparazzata” sulle copertine delle riviste dell’epoca. Raiuno ripercorre la storia di Fulvia Franco Miss Italia 1948 e Tiberio Mitri celebre pugile e campione italiano di pesi medi quello stesso anno. A vestire i panni della coppia triestina simbolo del dopo guerra saranno gli attori Luca Argentero e Martina Stella.

Oggi potrebbe sembrare normale, ma allora il matrimonio tra Fulvia e Tiberio, celebrato il 15 gennaio 1950 nella chiesa di Sant’Antonio a Trieste, fece scalpore perché era la prima volta che un campione sposava una miss siglando un “insolito” connubio tra il mondo dello sport e quello della bellezza. Il loro romanzo d'amore è stato il primo al centro dell'interesse mediatico che oggi gira intorno a un calciatore famoso e la showgirl del momento.

La fiction ripercorrerà gli attimi più significativi della vita di Miss Italia e del pugile, fino al loro viaggio negli Stati Uniti per inseguire i loro sogni e che segnò l’inizio della fine. Fulvia sognava di sfondare a Hollywood mentre Mitri aveva come obiettivo quello di strappare il titolo mondiale al pugile Jack La Motta, detto “Toro scatenato”. Le cose andarono però diversamente.

Martina Stella si cala completamente nel personaggio di Fulvia Franco: «La sua storia somiglia a tante altre di giovani che si avventurano nel mondo del cinema. L’epoca era un’altra, ma l’ambizione di diventare famose, la ricerca del successo allora come oggi hanno le stesse motivazioni. La vera modernità di questa donna sta nella voglia di indipendenza. Come tutte le donne, ieri e oggi, anche lei però era combattuta tra l'amore e la carriera».

Il percorso che porta Fulvia Franco a partecipare a Miss Italia, nel 1948, ancora guidato da Dino Villani, parte dallo studio fotografico Ceretti, dove Fulvia va con la mamma per farsi fotografare: qui la convincono a partecipare al concorso. I suoi dati: altezza 1,70, busto 98, vita 63, fianchi 98, capelli castani e occhi scuri.

Subito dopo l’elezione, la Miss triestina fu accolta in modo trionfale dalla sua città per il particolare significato che il riconoscimento assunse nel clima di rivendicazione di appartenenza di Trieste all’Italia. Siamo infatti a Stresa. Le sorti di Trieste, ancora sotto l’amministrazione angloamericana, sono in bilico e tutto può servire a riallacciare la città all’Italia. Scrive Dino Villani: «Il suo ritorno a casa, in un giorno di ottobre, fu un trionfo: un corteo di automobili accompagnò Miss Italia al posto di blocco del territorio libero di Trieste e il percorso dal confine alla città vide la folla ferma lungo le strade ad applaudire e a salutare con bandiere e fazzoletti tricolori. Un aereo seguiva il corteo, gettando fiori, e l’arrivo in città suscitò un tripudio incredibile».

Il presidente della giuria di Miss Italia quell’anno fu Antonio De Curtis, in arte Totò, e fu proprio lui a convincere uno dopo l’altro i giurati a votare Fulvia a scapito della favorita, la bolognese Ornella Zamperetti. Sempre Totò la portò poi al successo come attrice: dopo la vittoria infatti Miss Italia cominciò a girare film grazie al celebre attore italiano, ma il sogno di diventare la nuova Lucia Bosè svanì presto. A Valbruna conobbe Tiberio Mitri con il quale il matrimonio andò presto in tilt. La prima miss di Trieste morì nel 1988.