Monte San Savino – Si è chiusa da pochi giorni la stagione teatrale, cinematografica e culturale del Teatro Verdi di Monte San Savino e già si possono tracciare i primi bilanci di una intera stagione che aldilà di ogni funesta previsione, dovuta anche alla pressante crisi economica, e di tutte le difficoltà nelle quali si dibatte il mondo della cultura in Italia, ancora una volta può parlare di successo e guardare al futuro con ottimismo.
Sin dalla sua riapertura 10 anni fa il teatro Verdi è stato gestito, per conto dell’Amministrazione Comunale e della società Monte Servizi, dalla Cooperativa Officine della Cultura che ne ha fatto un vero centro di produzione culturale, teatrale e musicale.
Qui nello storico teatro hanno preso vita decine di produzioni teatrali di compagnie locali e nazionali, e qui oggi, nonostante la crisi, si continua a produrre grazie ad un lavoro costante e professionale che garantisce non la semplice apertura della struttura ma una vitalità che non ha eguali in tutta la Provincia.
Le cifre parlano chiaro: il teatro Verdi nel suo periodo di apertura da ottobre a maggio è aperto ed impegnato per 190 giorni; un dato in linea con quelli delle grandi città italiane dove vi sono però bacini di utenza molto più grandi e vi è una tradizione molto radicata.
Il trend di questi anni, però, sta trasformando Monte San Savino in un punto di riferimento culturale che va al di là dei confini comunali e provinciali.
Grazie alle collaborazioni avviate con la Rete Teatrale Aretina e con altri soggetti importanti il teatro Verdi è inserito in un circuito molto virtuoso di produzione culturale che sta lentamente trasformando anche il pubblico che sempre più numeroso frequenta il teatro.
Gli spettatori della stagione di prosa sono stati 1500, a questi dobbiamo aggiungere gli 800 studenti che hanno partecipato ai matinée, gli oltre 200 spettatori di eventi speciali, ed i 3623 amanti del cinema che hanno seguito la programmazione durante la stagione, per un totale di 6.123 persone.
Una struttura come il Teatro Verdi però non si ferma mai e già in questo finale di stagione ha presentato quella che sarà la grande novità del prossimo inverno: la proiezione di grandi eventi in versione digitale, in esclusiva e live in diretta. In questa direzione si sta lavorando per le opere liriche e per dirette con i grandi teatri italiani.