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Terziario, Confcommercio: firmato il nuovo contratto di lavoro

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Arezzo – Confcommercio insieme alla Fisascat Cisl e alla Uiltucs Uil ha sottoscritto il nuovo Contratto Nazionale di Lavoro del Terziario di mercato, Distribuzione e Servizi che interessa oltre due milioni di lavoratori. L'accordo per il Terziario ha durata triennale e regolerà, fino al 31 dicembre 2013, la parte economica e normativa dei rapporti di lavoro per i dipendenti del settore. L'aumento salariale a regime al quarto livello sarà di 86 euro con decorrenza della prima tranche da gennaio 2011.
“Un risultato importante soprattutto per le esigenze di competitività delle nostre imprese – spiega Franco Marinoni, direttore provinciale di Confcommercio – l’accordo avrà ripercussioni importanti anche a livello locale con la possibilità di accedere alla contrattazione di secondo livello e sarà una un elemento utile allo sviluppo e alla crescita di tutto il sistema del terziario”.
Nonostante la bassa crescita infatti il contratto garantirà ai lavoratori aumenti salariali compatibili con il valore economico di riferimento concordato tra le parti, conosciuto come IPCA che prevede un incremento complessivo nel prossimo triennio del 5,61%.
“Questo accordo conferma la capacità di innovazione dei contratti del terziario nel trovare soluzioni alle specificità del settore e valorizza la bilateralità potenziando gli Istituti di Welfare contrattuale – spiega Marinoni – confermando il valore strategico della previdenza complementare, della formazione, dell’apprendistato e della sanità integrativa”.
Oltre al potenziamento del welfare e del “secondo livello” di contrattazione i punti qualificanti di questo accordo prevedono un intervento del Contratto nazionale, unico tra tutti i contratti, con una decisa lotta agli abusi legati all’assenteismo per malattia, con un potenziamento netto delle tutele a favore dei lavoratori colpiti da gravi patologie.

Altri punti rilevanti l’introduzione graduale del monte ore dei permessi individuali legato all’anzianità di servizio; il completo recepimento dei principi dei protocolli sulla riforma del modello contrattuale del 17 dicembre 2008 e del 22 gennaio 2009, unitamente al recepimento delle disposizioni del “Collegato Lavoro” per favorire e potenziare le funzioni affidate alle parti sociali in materia di conciliazione, arbitrato e certificazione dei rapporti di lavoro.

“La firma di questo importante contratto può trasformarsi in un momento di svolta nel sistema delle relazioni sindacali – conclude Marinoni – se, nei prossimi mesi, gli impegni assunti da entrambe le parti si concretizzeranno, al centro e in periferia, anche nella contrattazione di II livello o decentrata, completamente rivisitata per affrontare i temi legati alla produttività, all’organizzazione del lavoro e al servizio al cliente”.