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Ticket, scatta il recupero delle somme non pagate negli ultimi 5 anni

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Ticket, scatta il recupero delle somme non pagate negli ultimi 5 anni

Arezzo – Sono quasi duemila le lettere che in questi giorni la Asl 8 sta spedendo ad altrettanti cittadini ai quali viene richiesto di pagare i ticket sanitari relativi agli ultimi cinque anni e che, per ragioni anche diverse fra loro, non hanno versato. Annunciata da tempo, si è conclusa recentemente l’operazione di verifica delle dichiarazioni (autocertificate) di esenzione dal ticket degli ultimi cinque anni. Ed ora la Asl chiede a quei cittadini – inizialmente in via bonaria – di mettersi in regola per il passato. Chi non lo farà entro trenta giorni dalla ricezione della missiva, vedrà passare la sua posizione ad Equitalia (società dell’Agenzia delle Entrate), che a quel punto provvederà in forma coattiva, con l’aggiunta delle sanzioni. (le spese sono aggiunte comunque anche se sono inferiori nel primo caso).

Insomma, una iniziativa che punta a sanare una irregolarità sulla quale la stessa Guardia di Finanza ha condotto ad inizio del 2011 una operazione che ha portato alla scoperta di 80 evasori, per i quali sono scattate le sanzioni e per alcuni anche la denuncia penale.
A parere della Asl per gran parte dei questi 2.000 cittadin,i non si tratta di evasione, ma di scarsa conoscenza delle regole. La più comune è quella secondo cui chiunque ha più di 65 anni ha diritto alla esenzione. Non è mai stato così (anche prima delle recenti normative sul tiket): i 65 anni devono essere affiancati ad una precisa condizione economica e cioè una determinata fascia di reddito familiare (vedi in basso), altrimenti non c’è esenzione.

E allora l’Azienda sanitaria aretina, a differenza di altre esperienze in Toscana e in Italia, ha deciso di compiere un passo alla volta. Una prima chiamata che arriverà ai cittadini sarà appunto “bonaria”. Una lettera in cui si ricordano le regole, e si informa di aver eseguito dei controlli incrociati con le banche dati del Ministero delle Finanze. Un accertamento che ha portato a constatare che su un certo numero di prestazioni ricevute negli ultimi cinque anni, tramite la autocertificazione sulle ricette si è dichiarato di essere esenti, senza in realtà averne diritto.

La Asl8, assieme alla lettera invia l’elenco dettagliato di tutte le prestazioni ricevute con accanto le cifre del ticket non corrisposto. A queste vengono aggiunti gli interessi legali e le spese di segreteria. In molti casi le cifre non sono particolarmente pesanti. In un anno la somma individuata da recuperare è di circa 200.000 euro. In media 80 euro a persona. Ma per l’appunto è una media, per cui ci saranno cittadini che dovranno versare 80 euro, altri solo la metà, altri invece due, tre o quattro volte tanto. E questo vale per un anno. Quindi chi era nella condizione di non esenzione ed ha fruito in cinque anni di tante prestazioni, potrebbe trovarsi di fronte anche a conti piuttosto salati.
Nella lettera viene indicata la modalità di pagamento. Ma anche come si possono chiedere chiarimenti e cosa si deve presentare all’Azienda Sanitaria se invece si è già pagato o se si ritiene di essere nelle condizioni di cittadini esenti dal ticket. Il tutto andrà comunque fatto entro un mese dalla ricezione della lettera. Dopo questo periodo la Asl passerà l’elenco dei cittadini che non hanno regolarizzato la loro posizione all’Ufficio delle Entrate che agirà con i poteri coercitivi che le sono propri.

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SCHEDA

Chi si rivolge alle strutture sanitarie, non è sempre in grado di spiegare allo sportello Cup se è esente o meno da ticket. Da alcuni mesi grazie ad un accordo della Regione Toscana con il Ministero delle finanze, sono stati attivati collegamenti automatici con l’Ufficio delle Entrate per accertare se i cittadini sono esenti da reddito oppure no (attenzione, il reddito da tenere in considerazione è quello familiare ai fini fiscali, e non quello personale: dichiarante, più coniuge e altri soggetti a carico).

Le regole sono chiare. Ricordiamole.
Finora il cittadino aveva la possibilità di autocertificare la condizione di esenzione da reddito. Ora, dal primo dicembre, per avere l’esenzione ci vorrà un certificato rilasciato dalla Asl.
Le dichiarazioni non conformi al vero costituiscono reato penale.
Risultano esenti dalla partecipazione alla spesa sanitaria i seguenti soggetti:

Età e reddito
I cittadini di età inferiore ai 6 anni e di età superiore ai 65 anni purché appartenenti ad un nucleo familiare con reddito complessivo non superiore a 36.151,98 euro annui.

Stato di disoccupazione
I disoccupati e i familiari a carico, purché il reddito complessivo del relativo nucleo familiare sia inferiore a 8.263,31 euro; incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge e di ulteriori 516,46 euro per ciascun figlio a carico; la condizione di disoccupazione deve essere riferita al momento in cui si usufruisce della prestazione mentre il reddito di riferimento è quello dell’anno precedente.

Assegno (ex pensione sociale)
I titolari di pensione sociale e i familiari a carico.

Pensione al minimo
I titolari di pensione minima di età superiore ai 60 anni, ed i familiari a carico purché il reddito complessivo del relativo nucleo familiare, riferito all’anno precedente, sia inferiore a 8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge e di ulteriori 516,46 euro per ciascun figlio a carico.