Home Attualità Economia ‘Tiemme: un fallimento già annunciato’

‘Tiemme: un fallimento già annunciato’

0
‘Tiemme: un fallimento già annunciato’

Arezzo – "E’ già passato un anno dalla nascita di Tiemme , il colosso del trasporto pubblico , la decima in Italia la quale esercita in mezza Toscana; per l’esattezza nelle quattro provincie di Arezzo-Siena-Grosseto-Piombino. Inaugurata in Pompa magna con la benedizione dei presidenti delle quattro province il 1 agosto, avuta l’investitura pure dal CISPEL , avrebbe dovuto risolvere tutti i problemi del settore. Presentato il piano industriale nel settembre 2009 , al cospetto di tutte le autorità sindacali Toscane , noi esclusi anzi Noi Cacciati “ Lei dei Cobas non è stato Invitato per cui tolga il disturbo” questo l’invito del Dott. Roncucci , era già ben chiaro che il progetto presentava delle grosse lacune. Letto in modo dettagliato il Piano industriale noi abbiamo da subito posti i nostri dubbi al progetto : un’ azienda che parte senza capitali ( solo gli autobus ) e prevede un disavanzo di circa 4 milioni di euro nei primi anni di esercizio non può avere futuro. Poi arriva Tremonti e come si dice “ casca il cacio nei maccheroni” cioè si scarica il Disegno Tiemme ( Taglio dei servizi – Riduzione dei Salari – Esuberi ,unica ricetta per risanare il debito) come frutto delle politica economica del Super Ministro. Noi siamo stati sempre scettici del progetto Tiemme ,manifestandolo più volte e denunciandolo a più riprese ai media ed ai giornali. Al cospetto del Prefetto di Firenze e di alcuni funzionari della Regione Toscana , in occasione delle procedure di raffreddamento di febbraio, avevamo diffidato pure i vertici regionali, nell’ ipotesi di azienda Unica Toscana, a prender come esempio Tiemme. Un’ azienda che parte con 4 Milioni di Debito non è certo una garanzia. Al che il Dott. Roncucci allora presidente di Tiemme ma in quella sede ricopriva il ruolo di presidente di ASSTRA Toscana con voce alterata disse “ Non capite niente” regalando offese gratuite a chi contestava il progetto di cui ne è fondatore. Poi ad un tratto prima della chiusura del primo bilancio Tiemme , appare dal nulla una relazione nel quale si illustra l’attuale stato di crisi di Tiemme , come un malato quasi terminale , che potrebbe avere qualche speranza di guarigione solo se i soci accetteranno una Ricapitalizzazione di 4 milioni di euro. E dire che qualche mese fa erano apparsi titoloni in alcune testate giornaliste aretine di dichiarazioni ottimistiche dell’ Ing. Piero Sassoli ( Il tecnico Occulto di Tiemme ) “ Abbiamo chiuso solo con un disavanzo di 283 mila euro ( per i primi 5 mesi) ed abbiamo fatto grossi investimenti acquistando numerosi autobus, grazie ad un ricorso massiccio all’ autofinanziamento (senza soldi). Il relatore della seduta del CDA Tiemme nonché autore della relazione è il Direttore amministrativo della stessa (oltre ad essere Direttore di LFI , sindaco del collegio Revisore di Train etc , etc, ), una figura quindi di sicuro qualificata nel TPL in Toscana. Si parla di un oneroso esborso per il Direttore pagati da LFI/Tiemme di circa 1 milione di euro; il quale uscito dalla porta rientra dalla finestra in qualità di consulente esterno. Di fattura tipicamente Italiana , poi non c’è lavoro per i Giovani. “14 Milioni di Capitale sociale è troppo esiguo sia rispetto ai bisogni aziendali della fase di avviamento sia rispetto ai debiti (TFR) conferiti che , essendo superiori allo stesso capitale sociale…….”.Considerato che , rispetto a quanto a suo tempo definito, il fabbisogno di cassa è notevolmente aumentato……”.Ricordate che abbiamo la possibilità di fare fronte agli impieghi correnti e agli investimenti con le risorse disponibili solo fino al prossimo mese di maggio……”.” 4 Milioni necessari per ritardare ,prima , ed evitare ,poi ,un massiccio ricorso al credito bancario che costituirebbe grave pregiudizio per la fragile situazione patrimoniale e finanziaria attuale di Tiemme……….”La relazione conclude “ La problematica è stata analizzata a lungo dalla struttura dirigenziale e discussa anche informalmente più volte con i Consiglieri , in quanto la debolezza patrimoniale di Tiemme era già nota al momento della sua costituzione ed era implicita dunque la necessità di un intervento dei Soci , anche perché oltre al capitale sociale poco consistente , la società non ha proprietà immobiliari , che sono rimaste alle società madri…..”.Insomma questa Tiemme non sta molto bene e dire che noi Cobas lo dicevamo da tempo. LFI dovrà ricapitalizzare per un importo pari a 1.212.800 euro, ma questo non è un problema visto che LFI ha chiuso con un utile di bilancio pari a 7.500.000 euro .La vocazione degli aretini é quella di fare beneficenza , la solidarietà nel Loro DNA , per anni abbiamo pagato i debiti di Train di Siena di Copit di Pistoia adesso pagheremo anche quelli di Rama di Grosseto ( Circa 2.100.000 di euro ) e chissà forse pagheremo anche quelli di Ataf di Firenze. Rassegniamoci concittadini Aretini , causa la grave crisi economica ,dovremo far fronte a meno autobus un aumento del biglietto ma dormiremo tranquilli e beati per le nostre continue buone azioni. C’è solo da sperare che in autunno , possa soffiare anche nel nostro territorio quel vento di rinnovamento che sta alimentando le fiamme Gialle nel milanese".
Per il coordinamento Cobas del Lavoro Privato
Claudio Palazzi