San Giovanni – In manette l'autotrasportatore che per conto di clan salernitani, dei Serino e Graziano, trasferiva nei porti del sud con destinazione nord Africa caterpillar, ruspe ed altri macchinari da cantiere rubati, tra Cavriglia e Santa Barbara, da una banda di albanesi. Si tratta di un 34enne di Sarno che fino ad ora era stato insospettabile proprio per la sua professione. L'arresto messo a segno dai carabinieri di San Giovanni, guidati dal capitano Alessandro Fasolino, non è che l'ultimo tassello in un'operazione, denominata Terna, iniziata qualche tempo fa e già finita sulle cronache locali.
Era il 4 novembre del 2010 quando furono arrestate 15 persone ed indagate nove tra albanesi e salernitani dediti i primi al furto dei mezzi di lavoro ed i secondi a ripiazzarli sul mercato. L'accusa era quella di associazione per delinquere aggravata dallo stampo camorristico. I carabinieri avevano infatti scoperto i furti fatti dagli albanesi nei cantieri del Valdarno come anche che i macchinari venivano poi mandata al sud dove i salernitani prima li modificavano e poi li spedivano in Libia o in Tunisia. Il denaro 'sporco' provento di questo traffico veniva poi investito nell'acquisto di immobili. Quando l'associazione venne smascherata colpì il sequestro di una villa da un milione di euro intestata ad un prestanome, un 40enne del Valdarno che è stato denunciato, ma in realtà di proprietà del capobanda albanese. Le indagini hanno appurato che il traffico aveva un giro d'affari da sette milioni di euro.