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Tre infortuni mortali sul lavoro in 40 giorni

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Tre infortuni mortali sul lavoro in 40 giorni

Arezzo – Vincenzo Collaro di 37 anni (29 giugno via Setteponti, Arezzo), Vincenzo Faraci di 27 anni (29 luglio, Levane), Mekaiel Hedra Adly-Riad di 35 anni (9 agosto, Bucine). Sono i nomi e le età delle tre persone, tutte giovani, che in meno 40 giorni hanno perso la vita in provincia di Arezzo mentre erano al lavoro. Per ognuna di queste tre tragedie sono aperte altrettante inchieste alle quali partecipano i tecnici della Prevenzione della Asl.
Purtroppo le statistiche sugli infortuni sono sempre pesanti. Oscillano di anno in anno, ma il problema resta sempre molto grave. E come sempre sono più cause all’origine degli infortuni.
Come in occasione di vittime per il ribaltamento del trattore. Due le vittime nel 2011, ma moltissimi i feriti, anche in modo grave. In questo caso sono sempre dei pensionati, che continuano la loro passione o il lavoro, coltivando la terra.

Degli infortuni sulla Setteponti e alla ditta Marziali si è già saputo molto. Di quanto avvenuto ieri sera a Poggio Cennina si sa che è accaduto nel cantiere di una ditta edile, utilizzato come deposito per lo smaltimento dei materiali ferrosi. Una ditta, la MF Ecologia di Bucine era stata incaricata si demolire una gru in disuso di 23 anni. La gru era adagiata a terra: il 35enne operaio specializzato (dipendente della ditta da più di due anni) munito di fiamma ossidrica, la stava demolendo tagliando una ad una le travi del reticolo. Fatale è stato un ultimo taglio, in cui il troncone ha compiuto una torsione su se stesso, colpendo mortalmente il lavoratore. Tecnici Asl e vigili del fuoco hanno raccolto tutte le informazioni necessarie per trasferirle alla Autorità giudiziaria.

I CANTIERI EDILI
Gli infortuni sono sempre dietro l’angolo, sui luoghi di lavoro, come in casa o in altri luoghi.
Ma sono i cantieri edili quelli in cui si sono verificati storicamente quelli maggiori e quelli più frequenti.
Costante il lavoro del dipartimento di prevenzione della Asl, sia sul fronte autorizzativo e prescrittivo, della formazione, del controllo e delle sanzioni.
Il confronto 2010-2011 riferito ai primi sei mesi (1 gennaio – 30 giugno), evidenzia un incremento di segnalazioni all’autorità giudiziaria, passate da 108 a 124. Le denunce hanno riguardato 89 datori di lavoro, ma anche 3 coordinatori per la sicurezza in fase di progettazione e 15 in fase esecutiva, 9 committenti, e 7 lavoratori in proprio, oltre ad altre figure.
Non in tutti i cantieri c’è un controllo preventivo della Asl: la legge definisce quali sono i cantieri che necessitano di nulla-osta e quelli in cui si procede ai lavori senza autorizzazione preventiva.
174 sono stati i cantieri visitati, 237 i lavoratori autonomi controllati. Complessivamente gli ispettori sono entrati nei cantieri aretini durante i primi sei mesi del 2011, 285 volte e quasi nella metà dei casi hanno portato a segnalazioni alla Autorità giudiziaria per il non rispetto di misure di sicurezza o per irregolarità sostanziali e formali.
Un lavoro capillare e costante, che purtroppo non basta ancora ad evitare o ridurre al minimo il peso degli infortuni sul luogo di lavoro.