Home Attualità Salute Tumori: nuova frontiera ricostruzione seno con grasso addome

Tumori: nuova frontiera ricostruzione seno con grasso addome

0

Roma (Adnkronos Salute) – C'è una buona notizia per le pazienti che si sottopongono a un intervento chirurgico per asportare un tumore alla mammella: con un nuovo tipo di intervento possono evitare il trauma della perdita del seno, che grazie a una nuova tecnica può essere ricostruito nello stesso momento in sala operatoria, senza protesi ma con tessuti autologhi. La metodica si chiama ricostruzione con lembo Diep (Deep Inferior Epigastric Perforator) e in Italia il centro che ha la maggiore esperienza è quello guidato da Fabio Santanelli, titolare della cattedra di Chirurgia plastica della II Facoltà di Medicina e chirurgia dell'università di Roma La Sapienza, e responsabile dell'Uod di Chirurgia plastica all'ospedale Sant'Andrea nella Capitale. "Semplificando molto – ha spiegato l'esperto oggi a Roma, presentando un convegno internazionale sulla ricostruzione mammaria in programma da domani al ministero della Salute – si tratta di una addominoplastica funzionale alla ricostruzione del seno: le tecniche chirurgiche oggi sono in grado di avvalersi di veri e propri autotrapianti di tessuto, per restituire a una donna un seno il più possibile simile a quello che ha perso a causa di un tumore. Tra queste tecniche rientra la ricostruzione con il lembo Diep, in cui si ricorre all'uso di una ellisse di cute e grasso addominale al di sotto dell'ombelico, che viene trapiantata dove è avvenuta l'asportazione mammaria.
L'operazione si può eseguire sul 30% delle pazienti sottoposte a mastectomia, poiché è necessario che abbiano una discreta quantità di grasso addominale. Il risultato è molto più naturale di quello che si ottiene con le protesi, addirittura ingrassa e dimagrisce con la paziente". Santanelli e il suo team hanno eseguito dal 2004 a oggi quasi 800 ricostruzioni mammarie, di cui 250 con lembo Diep. L'intervento è lungo, in media dura cinque ore, "ma le complicanze sono molto limitate: nel 3% dei casi compare una necrosi parziale, piccoli noduli innocui su cui si può intervenire successivamente in maniera non invasiva". In Italia pochi altri centri sono in grado di offrire questa metodica, che anche per questo motivo è poco conosciuta. Per informare le pazienti su questa nuova opportunità è stato appositamente realizzato il sito www.ricostruzionealseno.it, con informazioni chiare e poco 'tecniche', senza l'uso di immagini cruente. Altro problema, "il fatto che oggi – evidenzia il chirurgo – il sistema di Drg di quasi tutte le Regioni non preveda l'intervento di ricostruzione mammaria immediata: nonostante sia eseguito da tempo e i suoi vantaggi anche in termini economici siano indiscussi, non viene remunerato adeguatamente. Addirittura interventi eseguiti con tecniche più vetuste vengono rimborsati di più. In questo senso è necessario un adeguamento", ha concluso.

Articlolo scritto da: Adnkronos