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UnoAerre City: attenzione al commerciale

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UnoAerre City: attenzione al commerciale

AREZZO – “Il commerciale non può essere la risposta alla riqualificazione delle aree industriali dismesse”. A dirlo è Mario Checcaglini direttore di Confesercenti, dopo che anche all’area UnoAerre, la proprietà ha presentato un progetto con 4mila metri quadri di commercio.
“Il problema è lo stesso dell’area ex-Lebole – ribatte Checcaglini -. Ormai il commercio pare essere diventato una valvola di sfogo per i settori in crisi. C’è un immobile dismesso, perché l’azienda che l’utilizzava è in crisi, la proposta è una riconversione con una quota rilevante di commerciale. Non è così che si esce dalla crisi del sistema produttivo”.
Va oltre il direttore che ci tiene sottolineare: “Abbiamo il massimo rispetto per le difficoltà che attraversa UnoAerre, un’azienda che ha avuto e che speriamo abbia anche in futuro un ruolo importante nel distretto dell’oro, il problema è che però oggi per farla uscire dalle difficoltà come si legge sui giornali una delle condizioni sembra essere la valorizzazione urbanistica dell’area che occupa”.
“A questo ci riferiamo – spiega il direttore di Confesercenti – quando ribadiamo, senza tentennamenti, che non può essere il commercio, meglio la destinazione commerciale delle aree a risolvere tutti i problemi degli immobili dismessi, soprattutto di quelli ex industriali. Peraltro su questa opinione siamo in buona compagnia, lo stesso presidente della Regione Toscana a più riprese ha affermato che se la Toscana intende uscire dalla crisi economica occorre trovare le condizioni per il rilancio del sistema produttivo, per l’attrazione di investimenti in aziende orientate all’export”.
“Non è certo riconvertendo tutto ciò che c’è in centri commerciali o outlet conclude Checcaglini –che si trovano soluzioni. Questo parere non è solo il lamento di un’associazione di categoria che difende l’esistente, ma forse la condizione come afferma Rossi per reindustrializzare una regione e una provincia che ancora oggi può e deve, giocare un ruolo importante. Per questo motivo alla proprietà e all’amministrazione comunale diciamo che occorre non solo non pensare al commercio ogni qualvolta si parla di riconversione di ex aree industriale, ma che ci vogliono idee nuove per riqualificare queste aree”.