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Valdarno, Comuni e Asl di fronte a ‘cinghia stretta’ della finanza

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Valdarno, Comuni e Asl di fronte a ‘cinghia stretta’ della finanza

Montevarchi – La crisi economica, le difficoltà della finanza pubblica, la necessità di far quadrare i bilanci con minori risorse, morde i polpacci e gli amministratori si trovano di fronte a ostacoli difficili da superare. Con i cittadini che rischiano di pagare in prima persona scelte che tradotte significano tagli dei servizi.


Tempi difficili per le finanze pubbliche
E’ stata questa la cornice della riunione della conferenza dei sindaci del Valdarno nel corso della quale l’azienda sanitaria ha presentato lo stato dell’arte delle attività in Valdarno e le prospettive per l’anno 2011. Un confronto franco e leale, senza fronzoli e con tutte le carte in tavola, finalizzato a delineare – nelle rispettive competenze e responsabilità – il percorso da seguire per garantire agli oltre 90.000 valdarnesi i migliori servizi possibili.

Il presidente della Conferenza dei Sindaci, Sauro Testi, in apertura dell'incontro, si è soffermato sui tagli apportati dal Governo al fondo sociale nazionale, quantificabili in 400.000 euro per il territorio valdarnese.
Una realtà finanziaria che rischia di assumere toni drammatici per il Valdarno e che, se non interverranno risorse aggiuntive, dal prossimo mese di luglio, potrebbe portare alla sospensione di tutti i progetti ed i servizi ad oggi forniti.
Dal sociale al sanitario, il passo è stato breve. “Sull’ospedale vogliamo risposte certe, appropriate e soprattutto eque. Vogliamo capire – ha precisato Testi – se la quota procapite assegnata alla nostra zona sia effettivamente quella spettante e siamo pronti ad assumere tutte le iniziative necessarie per garantire i servizi ai nostri cittadini. Abbiamo fiducia in questa dirigenza della Asl – ha concluso il rappresentante dei sindaci – ci convincono le scelte che si stanno compiendo sul territorio, ma chiediamo di condividerle, perché in questa situazione, è indispensabile agire congiuntamente”.

Disponibilità economiche e sviluppo dei servizi
“Anche se la chiusura formale del bilancio avverrà fra un mese – ha detto il direttore amministrativo Moraldo Neri – stimiamo di chiudere il 2010 con circa 6,5 milioni di euro di perdita. Un risultato che, pur nella sua negatività, significherebbe un recupero di oltre 3,5 milioni di euro sulla perdita di esercizio del 2099 (-9,9 milioni). Un recupero significativo, ha precisato Neri, che però rischia di essere vanificato in assenza di risorse aggiuntive per il 2011 e che ci porterebbe a fine anno a chiudere i conti sugli stessi livelli del 2009”.

Tra risparmi e grandi progetti
“Risparmieremo sul Cup (due milioni di spesa all’anno), facendo prenotare direttamente ai medici che prescrivo – ha detto Desideri – ricollocando quote progressive di risorse oggi erogate a soggetti esterni. Il vantaggio, oltre che economico, è che il medico prescrittore si farà carico del percorso assistenziale del suo paziente. Altra questione: la guardia medica. Non più dentro l'ospedale, ma negli studi dei medici associati in via di costituzione nella vallata, con l'attivazione di un numero telefonico unico per le chiamate. Scelte importanti anche sul fronte della domiciliarizzazione delle risposte e la conseguente diminuzione di forme inappropriate di ricoveri ospedalieri. Scelte – ha sottolineato Desideri – come la telemedicina, che vede anche il Valdarno come zona apripista a livello regionale, in grado di assicurare ai cittadini le stesse garanzie assistenziali fornite in ospedale. E ancora, la medicina di iniziativa, l'attività fisica adattata, un uso appropriato dei farmaci, un ulteriore sviluppo degli screening oncologici, la conferma per l’odontoiatria e un nuovo progetto (dal primo aprile) per l'identificazione della malattia renale cronica."

Le novita’ in ospedale
"Mentre parte il cantiere per la costruzione della radioterapia (sarà realizzata in un anno, costo 7 milioni di cui due provenienti dal Calcit) – ha detto Massimo Gialli, direttore del presidio – l’ospedale sta portando a conclusione la copertura dell’organigramma (procedure avviate per tre nuovi primari, fra cui ortopedia). Si partirà poi con i lavori al pronto soccorso (un miliardo e duecentocinquanta mila euro), al nuovo “front office” per gli utenti, alla implementazione per la degenza breve, ad un percorso ortogeriatrico.
Ma in Valdarno sarà sviluppato insieme ad Arezzo, fra i primi in Toscana, anche un gruppo operativo multidisciplinare per il tumore della mammella, con una équipe formata da quattro chirurghi che interverranno sia alla Gruccia che al San Donato di Arezzo.

Lo sviluppo del Crt
La Spa della riabilitazione, diverrà una “Fondazione di partecipazione", con l'obiettivo di meglio ricondurre nell'ambito pubblico una società di diritto privato, ma di proprietà quasi interamente pubblica. “Tre anni fa – ha spiegato Desideri ai sindaci – il Centro di Terranuova perdeva 850.000 euro all’anno. Un anno dopo abbiamo ridotto il deficit a 500.000, quest’anno a 135.000 euro con una tendenza in continuo miglioramento. Inoltre – ha sottolineato il DG – lo sviluppo futuro di questa struttura potrà beneficiare anche dell'aumento dei posti letto di alta specialità che, a regime saranno 23 (8 trasferiti da Arezzo) e del prossimo riconoscimento regionale (gia adesso assai elevata dal Lazio) per un suo utilizzo in ambito di area vasta, con una forte capacità di attrazione extraregionale e l’arrivo di importanti risorse economiche". Una prospettiva, quella disegnata da Desideri, apprezzata dai sindaci che hanno comunque chiesto chiarimenti sul modello organizzativo e sul personale.