Home Cronaca Yara, autopsia: nessuno stupro. Giallo su numero delle coltellate

Yara, autopsia: nessuno stupro. Giallo su numero delle coltellate

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Bergamo, 1 mar. (Adnkronos/Ign) – "Ci sono tutti i presupposti per escludere la violenza sessuale sul corpo di Yara Gambirasio". E' questo quanto emerge dall'autopsia eseguita nell'istituto di Medicina legale di Milano. Indiscrezioni, ora certezze, che aggiungono nuovi interrogativi sull'assassino della 13enne bergamasca. "I cadaveri parlano, ma lo fanno lentamente", spiegano gli esperti che chiedono "tempo e prudenza: ci vorranno giorni, un paio di settimane, per avere un quadro completo", spiegano. L'analisi del corpo, in avanzato stato di decomposizione, richiede cura: dal materiale trovato sotto le unghie, alle profondità delle ferite trovate sul corpo, dalle tracce rinvenute sui vestiti alla stato di conservazioni dei tessuti, tutto viene analizzato e catalogato con attenzione. Ancora, presto, insomma "per definire con esattezza il numero di colpi inferti contro Yara. Parti del corpo -dice chi da ore è impegnato nelle analisi scientifiche- si sono 'conservate' meglio, su altre invece il lavoro è più difficile". Nulla, insomma, viene tralasciato per cercare di dare un nome a chi ha infierito sulla giovane promessa della ginnastica ritmica. L'equipe di esperti, guidata dall'anatomopatologa Cristina Cattaneo, spera di poter isolare e analizzare il Dna dell'assassino. Un elemento che imprimerebbe un'accelerazione alle indagini. Gli inquirenti, che stanno indagando sull'omicidio infatti disporrebbero già dei profili genetici di 8-10 persone da utilizzare, se sarà necessario, per eventuali comparazioni. Intanto, lunedì, duemila persone hanno partecipato alla fiaccolata di preghiera e alla messa in ricordo di Yara. "Il male si vince solo con la bontà, si vince solo con l'amore – ha detto il parroco di Brembate di Sopra, don Corinno Scotti – più forte della morte, è scritto nel Cantico dei Cantici, è l'amore. In questi mesi ho parlato tanto con Maura e Fulvio, ma sulle loro labbra non ho mai sentito parole di vendetta". Come riporta 'L'Eco di Bergamo' don Corinno ha fatto sapere di aver parlato poco prima con i genitori di Yara: "L'unica cosa che possiamo dire – hanno detto papà Fulvio e mamma Maura a don Corinno – è un grazie immenso a tutti coloro che ci stanno vicini". Inoltre, ha detto don Corinno, "so che voi genitori siete preoccupati perché nessuno faccia del male ai vostri bambini. Ma io vi dico: preoccupatevi che anche i vostri figli non facciano mai del male agli altri, perché anche questi uomini, che non hanno ancora un volto e noi speriamo con forza che prima o poi ce l'abbiano, di sicuro hanno dei genitori". Certamente, ha concluso, "chi ha compiuto questo terribile delitto deve essere assicurato alla giustizia, certo che deve pagare ma vi chiedo, per favore, non parliamo di vendetta, non coltiviamo il rancore perché così non facciamo un servizio a Yara".

Articlolo scritto da: Adnkronos