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A Foiano la settima edizione della Festa del Camionista

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A Foiano la settima edizione della Festa del Camionista

Domenica 9 settembre lo stadio dei Pini di Foiano della Chiana ospiterà la settima edizione della Festa del Camionista: “Un'occasione per ritrovarsi in tanti, fare festa ma anche per riflettere e spiegare le ragioni di una categoria vitale per l'intera economia nazionale,” dice Giuseppe Brasini presidente provinciale di CNA FITA l'associazione che organizza l'evento.
“A partire dal 2006, anno in cui si è tenuta la prima edizione – prosegue Brasini – abbiamo riscontrato un crescente interesse per la nostra iniziativa, i 6.000 visitatori del primo anno sono diventati circa 20.000 nel 2011 a conferma della validità della formula prescelta.”
Il programma, nel solco di questo successo, prevede acrobazie di auto, moto e camion. Ci saranno musica, bar, ristoranti. Nonché spettacoli di cabaret e sfilate di moda e il tradizionale appuntamento, infine, con l’elezione di Miss Camionista.
“Faremo festa – annuncia Brasini – ma affronteremo anche i problemi del nostro settore che si stanno aggravando. Molte aziende hanno già chiuso e molte saranno costrette a farlo nei prossimi mesi. Siamo stretti in una morsa che rischia di soffocarci. Da una parte diminuiscono le commesse perché la crisi generale riduce sia la quantità che le potenzialità dei nostri committenti. Dall’altra aumentano i costi di gestione: basta pensare all’impennata del costo del gasolio. Questi aumenti gravano solo sui nostri bilanci perché la aziende per le quali lavoriamo non se ne fanno certo carico. Anzi: i tempi di riscossione si allungano incredibilmente. I 60 che rappresenterebbero la norma, fanno ormai parte della storia. In questo modo la nostra categoria, che si vede restringere costantemente il credito, finisce, quasi per ironia, con il “far da banca” ai committenti”.
La situazione, secondo Cna Fita, è quindi ormai insostenibile. “Da tempo abbiamo avviato un confronto con il Governo – conclude Brasini. Molte sono le priorità che abbiamo sottoposto ma due elementi li riteniamo centrali. Il primo è la definizione di un parametro di costo minimo del servizio. Non possiamo lavorare a costi di gestione superiori a quelli di incasso: in questo modo siamo condannati tutti a chiudere ed è solo questione di tempo. Il secondo elemento è rappresentato dai tempi di pagamento che chiediamo vengano tassativamente rispettati. In questo senso valutiamo positivamente i provvedimenti assunti dal governo con l'approvazione dello spending review, ci aspettiamo adesso che siano pienamente applicati”.