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Andrea Fabianelli: nel 2013 ancora incertezza, ripresa rinviata

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Andrea Fabianelli: nel 2013 ancora incertezza, ripresa rinviata

Siamo ancora immersi in una profonda contrazione della domanda interna e della produzione e l’orizzonte è ancora fosco. Ci sono però aziende che registrano performance lusinghiere grazie a un diverso orientamento strategico, rivolto in particolare a una marcata proiezione internazionale.
Questa in estrema sintesi l’analisi che il Presidente di Confindustria Arezzo Andrea Fabianelli fa della situazione economica attuale, con un occhio all’anno che sta per entrare. “I bassi livelli di attività e fatturato, le enormi difficoltà a ottenere pagamenti e credito e le aspettative negative circa un prossimo cambiamento del quadro, scoraggiano le imprese; molti progetti imprenditoriali sono tenuti in sospeso per prudenza, pronti ad essere attivati al rasserenarsi delle condizioni esterne – dice Fabianelli – le prime variazioni congiunturali positive sono rinviate di sei mesi, all’ultimo trimestre dell’anno prossimo. Il crollo della domanda interna è il tratto che distingue questa recessione: -4,4% nel 2012 e -1,7% nel 2013. I consumi delle famiglie, quest’anno hanno ceduto il 3,2%. La caduta proseguirà nel 2013 (-1,4%) – spiega Fabianelli – anche gli investimenti subiscono un violento taglio e ciò costituisce una seria ipoteca alle potenzialità di sviluppo futuro”. L’export è l’unica componente della domanda che registra una variazione positiva (+12% rispetto al 2011). Sul fronte dell’occupazione il Presidente degli industriali fornisce un quadro preciso, unendo agli ultimi dati del Centro Studi Confindustria quelli emersi dal recente Rapporto Excelsior della Camera di Commercio. “Le previsioni di assunzioni delle aziende aretine nell’anno 2012 risultano essere le più complesse degli ultimi anni, il peggioramento della propensione all’assunzione ha carattere trasversale e si manifesta per ogni attività economica esercitata – dice Fabianelli – le contrazioni di maggior rilievo si riscontrano comunque nel manifatturiero, dove le condizioni del mercato del lavoro restano preoccupanti – spiega Fabianelli – nel primo trimestre del 2012 gli occupati hanno toccato un nuovo punto di minimo dall’inizio della crisi. Un vuoto occupazionale che si amplierà nei prossimi trimestri, dato che la contrazione non si esaurirà prima del quarto trimestre del 2013. Nonostante i bassi livelli di attività tuttavia le imprese hanno cercato di non tagliare posizioni lavorative, anche facendo ricorso alla CIG. E’ interessante vedere come maggiormente orientate all’assunzione risultano essere le imprese che operano sui mercati esteri e quelle che presentano processi di innovazione e sviluppo tecnologico: in periodi di crisi l’accesso ai mercati esteri e l’innovazione aziendale rappresentano per le aziende le principali armi per continuare ad essere competitive e restare sul mercato. Di fronte a questi dati è evidente che è giunto il momento di fare qualcosa, subito, senza indugiare ulteriormente, da troppo tempo il nostro territorio non elabora una strategia d’insieme che abbia una prospettiva a medio lungo termine – sferza Fabianelli – alla Camera di Commercio e alle altre categorie diciamo che è necessario superare i particolarismi ed unirci per avere più forza, concentrando le sempre più scarse risorse su poche e fondamentali realizzazioni che guardino al futuro di Arezzo. Quattro sono le linee direttrici attorno alle quali secondo noi dovrebbe essere impostata la strategia generale d’insieme: credito, formazione, infrastrutture ed export. Alle amministrazioni locali diciamo che è arrivato il momento di passare dalle dichiarazioni ai fatti – continua Fabianelli – non è più sufficiente affermare la centralità del manifatturiero, bisogna ora concretamente attuare quella semplificazione amministrativa e quello snellimento burocratico necessari per rendere più umana la vita di cittadini ed imprese. Le amministrazioni devono essere al loro servizio, non contro di loro. Per quanto riguarda la situazione locale, volevo ricordare gli importanti successi relativi alla ripresa dell’attivita' di Acciaierie Beltrame, Clouditalia ed Unoaerre, pur restando ancora molto da fare in alcune importanti aziende alle prese con gli effetti della crisi, come in moltissime PMI meno note, ma ugualmente importanti per l'economia aretina. Sul fronte infrastrutturale, fatto sicuramente positivo è la ripresa dei lavori dell’interporto di Indicatore, con la consegna dei primi capannoni. Altra infrastruttura essenziale per il futuro di questo territorio è il Centro Affari, che se ben organizzato e valorizzato potrebbe diventare un forte attrattore per il turismo congressuale. A livello nazionale, proseguiremo tramite Confindustria il nostro impegno su 3 fronti principali: riportare la tassazione delle imprese ad un livello sostenibile e sopportabile, includendo l’azione sul cuneo fiscale; lottare contro l’eccesso di burocrazia che blocca le imprese e gli investimenti; agire sul credit crunch, favorendo l’accesso al credito da parte delle aziende. Dal Governo che verrà ci aspettiamo impegni seri a favore dell'economia e dell'industria, in campagna elettorale chiederemo impegni chiari e stringenti ai candidati”.
L’attività svolta dall’associazione di Via Roma a sostegno delle imprese nel 2012 è stata intensa, in modo particolare nei settori del credito, delle relazioni industriali, della formazione e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Importanti risultati sono stati ottenuti riguardo al fondo regionale per la sicurezza degli orafi e alla soluzione dell’annosa questione sul prestito d'uso con la definitiva ufficiale risposta dell’Agenzia delle Entrate.
Per quanto riguarda infine noi imprenditori, continueremo a fare con passione, coscienza e responsabilità la nostra parte, perché sappiamo bene che un’azienda insieme ai suoi posti di lavoro può morire in un giorno, ma ci vogliono decenni per crearla e farla crescere. E’ per questo che dico ai colleghi di continuare ad impegnarsi e ad essere ottimisti, così come nei momenti più difficili sono abituati a tenere alto quello spirito positivo che naturalmente li caratterizza. Li invito a lavorare insieme, intensificando i contatti e sfruttando ogni opportunità offerta dalla collaborazione e da nuove forme di aggregazione, come le reti d’impresa. In questo l’Associazione può essere preziosa: nonostante la crisi abbiamo avuto una novantina di aziende neo iscritte nel corso dell’ultimo anno, nei settori della manifattura, dei trasporti e, in maniera sempre più rilevante, dai comparti dei servizi avanzati, del turismo, della distribuzione e della sanità. E’ il segnale che fra gli imprenditori del nostro territorio sta progressivamente aumentando la voglia di collaborare, confrontarsi ed associarsi. Sono convinto che dall'integrazione e dal confronto fra le differenti componenti dell’imprenditoria più dinamica del territorio possano venire le risposte migliori alle nuove sfide del mercato.”