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Approvata mozione di Sel e IDV su smaltimento rifiuti

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Approvata mozione di Sel e IDV su smaltimento rifiuti

La mozione presentata dai capigruppo di SeL e Idv sul tema dello smaltimento dei rifiuti ha impegnato in un lungo il dibattito il consiglio provinciale convocato questa mattina per dare spazio alle mozioni ed alle interrogazioni dei consiglieri. La mozione è stata illustrata dal capogruppo di SeL Alessandra Landucci: “con questo documento invitiamo la Giunta a rafforzare i propri progetti in tema di ciclo integrato dei rifiuti ed a intraprendere tutte le iniziative, di concerto con i Comuni, per adottare tutte le azioni possibili per la riduzione dei rifiuti e per la definizione di un sistema di raccolta differenziata porta a porta estesa a tutto il territorio provinciale – ha spiegato l'esponente di SeL. Invitiamo inoltre l'esecutivo provinciale ad effettuare, all'interno del Piano Interprovinciale Rifiuti, una nuova valutazione dell'effettiva necessità e funzionalità della dotazione impiantistica, tenendo conto delle migliori tecnologie possibili in termini ambientali e prevedendo anche soluzioni tecniche innovative che utilizzino tecnologie alternative all'uso di discarica e incenerimento. Il punto più importante è quello di prevedere che la eventuale realizzazione di un nuovo inceneritore ad Arezzo in località San Zeno sia subordinata al completamento e all'esito della valutazione partecipata degli impatti sanitari, ambientali e socioeconomici derivanti dal trattamento dei rifiuti urbani condotta secondo il protocollo del progetto HIA21 appositamente attivato e agli studi di approfondimento delle relazioni tra ambiente e salute in atto, quali lo studio epidemiologico coordinato dalla Usl 8 e richiesto e cofinanziato anche dalla Provincia. Chiediamo infine di attivare i cosiddetti acquisti e appalti verdi secondo le leggi nazionali e regionali che obbligano le pubbliche amministrazioni a coprire il fabbisogno di acquisti con almeno il 30-40% di prodotti ottenuti da processo di riciclo”, ha concluso Alessandra Landucci. L'altra proponente della mozione Sara Boncompagni ha illustrato la filosofia che è alla base del documento: “chiediamo di fare una riflessione su un panorama estremamente mutato e in continua evoluzione sia per la riduzione del rifiuto, e su questo anche la Provincia e i Comuni hanno attuato buone pratiche, che sulla raccolta differenziata, sulla quale invece siamo un po' fermi. La quantità dei rifiuti prodotti oggi è molto diversa da quella prevista nel 2004 e invitiamo quindi ad un ripensamento complessivo sulla politica dei rifiuti elaborata negli anni scorsi e oggi superata”, ha concluso l'esponente dell'Idv. Nel dibattito sono intervenuti il capogruppo dell'Udc Simone Palazzo, per il quale la mozione “è la coda lunga di questioni nate in primavera nel consiglio comunale di Arezzo”, il consigliere Pdl Pier Luigi Rossi, che ha definito la mozione “acqua sul vetro, perché mancano dati che ci consentano di dare risposte”, il capogruppo della FdS Alfio Nicotra, che ha chiesto di “eliminare i riferimenti al programma del centro sinistra per aprire la discussione nel merito a tutti, perché altrimenti l'obiettivo è semplicemente quello di ricompattare la maggioranza”, il capogruppo del PdL Lucia Tanti, per la quale la mozione “è un documento che politicamente è di una strumentalità non tollerabile rispetto al tema, visto che si parla di una cosa che di fatto è già partita”, il consigliere del gruppo misto, esponente di Fli, Francesco Lucacci, che ha definito vecchio l'impianto di San Zeno affermando che “oggi la tecnologia ci consente nuove possibilità e il nuovo impianto si deve fare, e anche in fretta”, il consigliere dei Democratici per Cambiare Martina Mansueto che ha detto che “è da apprezzare il tentativo di pensare a percorsi virtuosi alternativi a quello dell'inceneritore”, il consigliere del Pd Mauro Cantelli, per il quale “in una coalizione avere senso di responsabilità significa anche farsi carico di certe posizioni, ed è da apprezzare che si sia arrivati a una posizione unitaria e convinta che dia la possibilità di garantire una maggioranza”. A chiudere il dibattito è stato l'Assessore all'ambiente Andrea Cutini per il quale “i problemi correttamente impostati possono trovare una soluzione migliore. Alla base del nostro agire c'è un nuovo modo di guardare al rifiuto, partendo dalla riduzione e dal riuso ed arrivando allo smaltimento solo come elemento finale. Voglio infine ribadire l'impegno che, con il Presidente Vasai, ci siamo assunti in questa sala, e cioè che se dalle indagini emergessero rischi per la salute non daremmo il nostro assenso al nuovo impianto”, ha sottolineato con forza l'Assessore Cutini. La mozione è stata approvata con 13 voti favorevoli, sette contrari e un astenuto. Sulla stessa tematica dei rifiuti è stata respinta una mozione del capogruppo della FdS Alfio Nicotra sull'adesione della Provincia al progetto Life+, mentre consenso unanime hanno trovato la mozione del consigliere del Pdl Claudia Amatucci, modificata con il contributo degli altri gruppi, sulla partecipazione della rappresentanza dei lavoratori nelle aziende del trasporto pubblico locale. “L'obiettivo – ha spiegato Amatucci – è eliminare le criticità tra le aziende ed i lavoratori”. Consenso unanime anche per la mozione del capogruppo Nicotra sugli effetti della spending review sulle Province e sui cittadini, mentre è stato messo all'ordine del giorno con urgenza, ed approvato da tutti i consiglieri, un documento sulla crisi della “Del Tongo” che invita la Provincia ad attivarsi quanto prima per incontrare tutte le parti interessate, come già fatto in passato in casi analoghi. Rinviate alla prossima seduta gran parte delle interrogazioni, con il capogruppo del Pdl Lucia Tanti che ha invece affrontato la tematica legata al Convitto Vittorio Emanuele II, vista la presenza in aula di un gruppo di genitori. “La Provincia ha una convenzione con il Convitto da diversi anni ed ha un suo rappresentante nel consiglio di amministrazione, che è il Presidente del consiglio provinciale Giuseppe Alpini, che per noi rappresenta un elemento di garanzia. Sollevo quindi tre questioni: la prima è legata alle borse di studio, la seconda ad una convenzione con l'associazione amici del Convitto e la terza è quella del bando per esperto esterno di musica. Spero che queste tematiche, sulle quali allego alla Giunta una corposa documentazione, possano essere chiarite al più presto”, ha concluso Lucia Tanti.