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“Aprite quelle porte”

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Gli anziani in Italia superano i 12 milioni. Di questi sono circa 3 milioni le persone comprese tra gli 80 e gli 89 anni. Circa 440mila sono, invece, gli ultra 90enni. Le persone over 65 anni sono per il 58% donne contro il 42% di uomini. Si ipotizza che la percentuale di anziani in Italia sarà del 24%. La percentuale è destinata a salire ulteriormente e nel 2051 sarà di oltre il 34%.

Secondo stime ufficiali ad oggi circa 2,7 milioni di anziani sono parzialmente o del tutto non autosufficienti. Anche questo dato però risulta essere in crescita e nel 2015 queste persone arriveranno ad essere 3 milioni.

Molti anziani terminano la loro vita in una casa di riposo. In Italia molte sono vere e proprie prigioni. Contro queste strutture, il sindacato pensionati Cgil, lo Spi, ha promosso una campagna nazionale: “Aprite quelle porte”.

In Toscana partirà da Arezzo con il convegno che si terrà il 1 giugno, con inizio alle ore 9, nei locali dell’Hotel Minerva. Saranno aperti da Giuseppe Selvi, segretario generale Spi Cgil Arezzo. A coordinare sarà la giornalista Marzia Sandroni responsabile della comunicazione della Asl 8. Parteciperanno, oltre ai rappresentanti della Regione Toscana, Celina Cesari Segretaria Nazionale Spi-Cgil; Angela Bagni, Assessore al Sociale Comune di Lastra a Signa; Giovanna Del Giudice, portavoce nazionale Forum salute mentale; Daniela Cappelli, Segretaria Generale Spi-Cgil Toscana; Giorgio Cartocci, Segretario Generale Cgil Arezzo; Denise Amerini, Segretaria FP Toscana e Italo Galestri, Segretario Spi Arezzo

L’obiettivo della campagna dello Spi Cgil è aprire le strutture residenziali ai controlli per verificare le condizioni in cui vengono assistiti gli ospiti, per accertare la qualità dei servizi e per smascherare una ad una tutte le case di riposo che in realtà sono vere e proprie prigioni dove gli anziani subiscono maltrattamenti e abusi. Una campagna per il rispetto e la dignità delle persone anziane con cui il sindacato dei pensionati della Cgil chiede che le strutture siano aperte 24 ore su 24 e per sollecitare tutti gli operatori del settore, i parenti e le istituzioni a segnalare i casi di violenze ai danni di chi vi risiede.

Tutte le segnalazioni potranno essere inviate all’indirizzo mail [email protected] oppure per posta presso la sede nazionale dello Spi-Cgil in Via dei Frentani 4/a 00185 Roma.

“C’è bisogno di una grande iniziativa sulle condizioni di vita nelle strutture residenziali – commenta Giuseppe Selvi, Segretario Spi Cgil – per rimettere al centro i bisogni della persona e il diritto degli anziani ad essere assistiti e curati nel modo migliore. Queste strutture non possono essere considerate dei parcheggi per anziani in attesa del fine vita ma devono essere residenze in cui possano vivere un’esistenza dignitosa e il più possibile serena”.