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Assemblea annuale Confartigianato Imprese Arezzo

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Venerdì 25 maggio si è tenuta l’assemblea annuale di Confartigianato Imprese Arezzo. Oltre ad aver commentato un bilancio chiuso in attivo, risultato ritenuto largamente positivo nel contesto di tempi difficile per l’economia, l’Assemblea ha affrontato i forti temi che investono direttamente l’e aziende siano essi di carattere nazionale che locale.
Il rapporto con le banche e il problema finanziario, i pagamenti della PA ed Equitalia, l’IMU e la tassazione ai vari livelli, Evasione, sperperi e semplificazione, questi i temi che hanno animato il pomeriggio di venerdì e la platea di Confartigianato riunitasi in assemblea.

Riguardo al sistema economico locale una riflessione è stata fatta sull’autonomia delle Associazioni, primo pilastro per la difesa degli interessi degli associati. Autonomia dai poteri locali che, anche se depotenziati dal patto di stabilità e dalla crisi, devono porre tutte le loro forze nella razionalizzazione delle azioni economiche ed impositive per non soffocare l’economia. Esercitare quindi pressioni affinché si chiudano enti inutili, affinché si evitino duplicazioni di consigli di amministrazione e affinché si eserciti un maggiore controllo sulle tariffe che possono diventare imposizioni fiscali nascoste.

Analogo comportamento dobbiamo tenerlo noi associazioni di categoria riguardo a Camera di Commercio, Arezzo Fiere e Congressi ed altre strutture, tenendo in considerazione il bene delle nostre aziende.

Di seguito una sintesi della relazione del Segretario Provinciale Mauro Giovagnoli.

La pesante crisi che ormai da anni investe la nostra economia sta portando anche la nostra provincia verso uno scenario di regressione, in questo difficile contesto particolarmente impegnativa è stata l’attività di sopporto e aiuto alle imprese sviluppata dai territori in collaborazione e sinergia con le aree provinciali. Di fronte ad un notevole calo di aziende di nuova costituzione, particolare attenzione è stata posta al consolidamento della base associativa. Maggiori risorse sono state impegnate per facilitare l’accesso al credito, per mettere in campo gli strumenti previsti dalla normativa e finalizzati al mantenimento occupazionale che, come, noto rappresenta un elemento importante del capitale delle nostre aziende e per attivare processi di promozione, internazionalizzazione ed aggregazione di impresa. Tale attività ci ha consentito, nonostante la minore natalità di nuove imprese e la crescente cessazione di quelle attive, di chiudere l’anno 2011 in sostanziale pareggio.
422 nuovi associati, 418 cessazioni e dimissioni.
In totale la nostra associazione conta oggi 5634 soci. Dai dati statistici emerge una crescita delle aziende costituite sotto forma di società di capitali, un calo nei settori della produzione, con eccezione della meccanica, e un aumento nel settore dei servizi e del commercio. Tutto questo a dimostrazione che Confartigianato Imprese Arezzo raccoglie pieni consensi in tutto il mondo economico. Il continuo aumento delle aziende in questi ultimi settori richiede una riflessione sulla necessità di organizzare un’adeguata rappresentanza delle stesse. Anche nel primo quadrimestre 2012 si confermano le tendenze del 2011: 157 sono i nuovi associati mentre 145 sono le cessazioni e le dimissioni.
Tra i motivi che consentono a Confartigianato Imprese Arezzo questa tenuta della base associativa è da ascrivere l’attività categoriale. La nostra associazione è una realtà tra le meglio strutturate ed organizzate nel panorama nazionale e regionale, il forte connubio tra dirigenti e struttura permette di sviluppare un’attività più vicina alle reali esigenze delle imprese che a causa delle continue e repentine mutazioni dei mercati sono costrette ad adeguarsi a tali mutamenti. Gli eventi organizzati dall’ufficio categorie, siano essi di comunicazione, promozionali o commerciali non raggiungono solo lo scopo di valorizzare le nostre aziende e i loro prodotti ma ottengono anche il risultato di dare visibilità alla nostra organizzazione e promuovere i nostri servizi. Alla consueta attività di promozione, azioni sindacali, formazione, aggregazione di imprese ed informazioni di carattere settoriale che trovate elencate nella relazione, ritengo importante sottolineare che tale attività è resa più visibile rispetto al passato attraverso un quotidiano e puntuale utilizzo delle nuove tecnologie (sito, newsletter, sms, social network) che rendono più interattivo il rapporto tra base associativa e il sistema tutto .
Nello scenario in cui giornalmente gli associati si trovano a lavorare il credito risulta essere uno dei settori particolarmente delicato della nostra attività e che ha trovato in questi anni forte impulso. La nostra organizzazione (siamo l’unica Confartigianato in Toscana ad avere risorse specificatamente destinate al sostegno nell’accesso al credito) ci porta ad occuparci non solo di erogazione di garanzie ma ad offrire consulenza, fare intermediazione con gli istituti di credito e istruire pratiche di credito agevolato. Nonostante le difficoltà derivanti dalla stretta creditizia questa nostra impostazione ha consentito a molte nostre imprese di continuare ad avere erogazione di credito. I dati evidenziano come a fronte di un netto calo delle garanzie prestate da ACT ad Arezzo si contrappone un aumento dell’operatività canalizzata su ACT dalle nostre strutture (oltre il 40% del totale). Nonostante un sensibile calo delle operazioni a valere sui bandi “emergenza economia”, sempre notevole è l’attività sviluppata con Fidi Toscana legata agli investimenti. La collaborazione con Artigiancassa ha validato la nostra scelta di operare nel credito attraverso una propria rete in quanto l’operatività richiede il coinvolgimento diretto degli addetti non solo nella consulenza iniziale ma anche nelle fasi successive fino all’erogazione. Questo anche se richiede maggior dispendio di tempo dall’altra permette di fornire un servizio ad alto valore aggiunto (in alcuni casi i mutui possono essere stipulati dai nostri funzionari). Anche questo, torno a ripetere, ci permette di acquisire nuovi associati e clienti su target di imprese strutturate.
In questo ultimo decennio un peso sempre maggiore lo sta assumendo Confartigianato persone un ambito di Confartigianato che racchiude l’intensa ed importante attività nell’ambito del sociale sviluppata da INAPA ANAP CAAF ANCOS. In questo contesto creeiamo relazioni e diamo visibilità a tutto il nostro sistema. È tramite questi strumenti che in questi anni ci siamo assunti il ruolo di attore non solo economico ma anche sociale. La nostra associazione è riconosciuta tra le migliori a livello nazionale, la nostra operatività e i nostri progetti vengono portati ad esempio in tutti i contesti, le istituzioni locali plaudono al nostro operato. I risultati in termini di costante crescita che emergono dai grafici certificano la professionalità e l’impegno degli addetti di questo settore sia essi dipendenti o dirigenti e sono il frutto della stretta sinergia operata con tutti gli altri settori, in particolare i territori e le categorie. Durante l’assemblea è stato anche sottolineato un aspetto importantissimo per una struttura come Confartigianato il mantenimento occupazionale in un momento in cui la crisi sta imperversando è un dato da interpretare positivamente.La fidelizzazione e l’attaccamento all’azienda da parte dei dipendenti testimoniato dal fatto che questo anno altri 3 colleghi (solo 6 i premiati nella provincia di Arezzo) hanno ricevuto l’onorificenza di Maestri del lavoro andandosi ad aggiungere ai precedenti 12.