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Basso, Capecchi e Viviani alla prova della Paris-NIce

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Si apre domenica 4 marzo con il tradizionale prologo la Paris-Nice, corsa di otto tappe che attraverserà da nord a sud la Francia e che vedrà in corsa una Liquigas-Cannondale motivata per iniziare nel migliore dei modi la stagione dei grandi appuntamenti.

La formazione verde-blu, guidata dai diesse Mario Scirea e Dario Mariuzzo, sarà un equilibrato mix tra scalatori e passisti. Ivan Basso sarà l’uomo più rappresentativo nonché il punto di riferimento attorno al quale si muoverà Eros Capecchi, fresco vincitore del GP di Lugano e novità per la trasferta francese (il programma agonistico prevedeva infatti la Tirreno-Adriatico). Elia Viviani, forte delle cinque vittorie già ottenute, affronterà la Paris-Nice per la prima volta e avrà libertà di giocarsi le proprie chance in volata. Tiziano Dall’Antonia, Ted King e Paolo Longo Borghini formeranno la pattuglia dei passisti mentre Sylwester Szmyd (all’esordio stagionale) e Dominik Nerz entreranno in scena sulle salite del Massiccio Centrale.

«La Paris-Nice sarà un banco di prova importante – spiega Scirea – innanzitutto per la durezza del percorso. Abbiamo scelto all’ultimo di inserire Capecchi perché, per caratteristiche e condizione, può offrire un contributo molto importante: insieme a Basso formerà un’accoppiata invidiabile in salita. Viviani, infine, merita grande fiducia: troverà avversari importanti e per noi conterà più la prestazione del risultato».

«Arrivo al primo, importante appuntamento della stagione con la voglia di misurarmi ma, al contempo, consapevole che la condizione non mi permetterà grandi exploit – afferma Basso -. La Paris-Nice, visto il percorso e gli avversari, è una corsa impegnativa dove non ci si può inventare nulla. La leggera forma influenzale patita a Lugano è passata ma certo è stato un intoppo che non mi aspettavo. Se non riuscirò a lottare per la generale, mi concentrerò più sulle sensazioni: vorrei chiudere la trasferta con un netto miglioramento di condizione. E poi, vorrei essere utile alla squadra: ci sono compagni che vanno forte, come Capecchi, e meritano fiducia».