La decisione scellerata del Governo Monti di cancellare – nella sostanza – le province, rappresenta un ulteriore segnale di deriva antidemocratica, agita tramite il taglio delle rappresentanze democratiche: come se i problemi dell’Italia risiedessero nelle istituzioni elettive, ed intervenendo con una manipolazione di fatto della Costituzione, quasi si trattasse di semplici riorganizzazioni aziendali…Neanche avessimo fulgidi esempi – in Italia – di enti/aziende/società privatizzate (ENEL-ENI-FF.SS. ecc.) con a capo Manager di Stato non eletti da nessuno, che non rappresentano nessuno e che – soprattutto – non rispondono a nessuno, ma guadagnano a testa quanto 110 Presidenti di provincia e fanno danni incalcolabili…Tra l’altro, riallocare le molte funzioni provinciali, dal punto di vista istituzionale, sarà assai complicato, ed il rischio che la Regione sposti i centri decisionali a Firenze o – come nel nostro caso – a Siena (M.P.S…) è concreto. Anche l’alto livello di professionalità e competenza raggiunti dalle/i lavoratrici/tori nel fornire i numerosi servizi che fanno capo all’ente Provincia, vanno tutelati, insieme al sacrosanto mantenimento del posto di lavoro ed alla continuità dei servizi ai cittadini.
Durante il Consiglio Provinciale aperto di stamani, abbiamo favorevolmente registrato che partiti – sia di centrodestra che di centrosinistra – i quali avevano votato compattamente in Parlamento anche l’articolo che aboliva le province, adesso stanno rivedendo le proprie posizioni…e questo è un segnale positivo…a patto che ne seguano atti conseguenti.

Il Segretario Provinciale del PdCI-Federazione della Sinistra
Giancarlo Cateni

Il Segretario Provinciale del PRC-Federazione della Sinistra
Fausto Tenti

Articlolo scritto da: Ufficio Stampa