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Blitz degli Ispettori e carabinieri, scoperti 31 lavoratori in nero

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Blitz degli Ispettori e carabinieri, scoperti 31 lavoratori in nero

Continua implacabile l’azione di contrasto al lavoro sommerso degli ispettori del lavoro. Numero record di impiego irregolare: 31 i soggetti, in maggioranza appartenenti ad etnie straniere, trovati intenti a svolgere la propria prestazione lavorativa senza aver sottoscritto il dovuto contratto di lavoro e, dunque, totalmente privi di ogni tutela retributiva, contributiva ed assicurativa.

Sconcertante non è solo il numero degli irregolari accertati in un unico colpo, ma anche la circostanza che l’azienda, finita questa volta nel mirino degli Ispettori, ha totalizzato il 100% di impiego di lavoratori non dichiarati. Dalla tempestiva preliminare verifica documentale nel corso dell’intervento ispettivo nessuno, infatti, è risultato regolarmente assunto.

Contestato nell’immediatezza il provvedimento di sospensione dell’attività; il titolare trasgressore sarà raggiunto da ulteriori sanzioni pecuniarie per la cosiddetta “maxi sanzione per lavoro nero”, prevista da un minimo di € 1.500 ad un massimo di € 12.000 per ogni lavoratore ed altre sanzioni connesse per un importo complessivo di circa € 110.000,00.

Sono in corso approfondimenti di indagine finalizzati all’accertamento di eventuali ulteriori violazioni in materia di lavoro e legislazione sociale, trattandosi di attività di vigilanza sugli appalti di servizi nel settore della ristorazione che possono dar luogo a fenomeni elusivi di somministrazione ed interposizione illecita di manodopera.

La brillante operazione di controllo pianificata e coordinata dalla Responsabile dell’Unità Operativa Vigilanza, Dr.ssa Patrizia Macchione, ha incontrato il pieno soddisfacimento della Dirigente dell’Ufficio, Dr.ssa Ernestina Perrini che ha constatato ancora una volta come il fenomeno del sommerso nel comprensorio aretino stia toccando punte considerevoli e prioritariamente meritevoli di una attenta valutazione al fine di incrementare sempre più l’impegno istituzionale di contrasto.