Dopo le polemiche sull'abbonamento speciale richiesto per pc, tablet e smartphone, sollevate dalla campagna "SPEGNIAMO LA RAI" promossa da Confartigianato Arezzo e da RETE IMPRESE ITALIA. L'azienda di Viale Mazzini, in seguito ad un confronto con il dipartimento delle comunicazioni guidato da Roberto Sambuco del Ministero dello Sviluppo economico, ha precisato che il mero possesso dei computer e delle altre apparecchiature non comporta il pagamento del canone speciale. Una decisa manovra a U rispetto a quanto era emerso fino ad ora.
In sostanza – dice Giovan Battista Donati – la norma verrà interpretata in maniera restrittiva così da lasciare fuori dal perimetro del canone speciale i device collegati in Rete, mentre solo per gli apparecchi adattati alla ricezione effettiva dei canali televisivi (tecnicamente quelli abilitati al digital signage), una stretta minoranza, rimarrà l'obbligo. Anche se non è ancora chiaro se la Rai invierà adesso delle nuove lettere alle aziende come da noi preteso, questa è una grande vittoria della nostra Associazione che da sempre opera a favore delle imprese, sempre più aggredite da inutili e costosi balzelli"