“La legittimità della raccolta delle firme per il Comune unico del Casentino non è ancora stata provata, ma il referendum ci costa già 70mila euro”. L’attacco arriva da Dario Locci, consigliere regionale del Gruppo Misto, che fin da subito si è opposto al procedimento avviato in Consiglio regionale per la realizzazione del referendum, “non per una questione di merito – sottolinea – ma di metodo, in quanto tutti i consiglieri si sono sottratti a un giudizio sulla bontà dell’intera operazione”.

Le risorse in questione sono quelle messe in preventivo dalla Regione Toscana per la copertura delle spese di carta speciale per schede elettorali, schede e manifesti. “Oltre 70mila euro in tutto – sottolinea Locci – a cui provvederanno ancora una volta i contribuenti. E se la procedura dovesse risultare inficiata da irregolarità? Pagherà ancora una volta Pantalone”.