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Checcaglini su i saldi invernali

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Checcaglini su i saldi invernali

Saldi sottotono. Partenza sprint il primo giorno. Aspettative dei commercianti non corrisposte dai consumatori fin dal giorno successivo. E la piccola ripresa dello shopping a prezzo scontato di sabato è poco rispetto alla deludente frenata avuta in occasione dell’apertura domenicale. Sono queste le prime tappe della maratona dei saldi ed è questo il quadro dei primi giorni di avvio dei saldi registrato in città e nel territorio provinciale. Una “fotografia” scattata da Confesercenti sulla base dell’indagine condotta tra i propri associati. E preoccupa anche la caduta significativa delle vendite in Valdarno che tocca punte del 30% rispetto allo scorso anno. Stabili invece rispetto allo scorso anno la situazione in Casentino e in valdichiana. “I saldi sono un po’ sottotono” a dirlo è Mario Checcaglini direttore di Confesercenti. “In Valdarno probabilmente i commercianti risentono maggiormente anche delle recenti aperture di nuovi outlet e cattedrali dell’abbigliamento a prezzo scontato nel vicino territorio fiorentino”.
“Dopo una partenza – prosegue Checcaglini – da boom registrata il primo giorno, ecco dietro l’angolo arrivare una parziale e deludente frenata. Sicuramente è presto per fare un bilancio ma la preoccupazione è che comunque non si riesca a coprire il calo di vendite registrato a dicembre. Di questo passo sarà difficile risollevare le vendite di questa stagione caratterizzata dalla crisi generale”.
“Il dato – prosegue Checcaglini – è la conseguenza di una situazione nazionale difficile per i consumi ma anche il risultato di una stagione atmosferica in cui l’inverno è arrivato probabilmente troppo a ridosso del Natale limitando il periodo di acquisto”.
“La mia associazione – conclude Checcaglini – continua a chiedere che la data dei saldi sia posticipata, davvero alla fine di una stagione. I saldi a ridosso del Natale frenano i consumi natalizi e probabilmente trasformano i saldi in una ordinaria vendita scontata più che nella reale possibilità di trovare ‘occasioni’. Da considerare positivamente è invece il fatto che oggi non c’è più differenza nella data di avvio tra le varie regioni”.
E quest’anno i saldi sono partiti con percentuali che variano dal 25% al 50%. Un modo per attirare la clientela e avviare le vendite ma al tempo stesso la causa della riduzione dei margini di guadagno.