Home Attualità CISL: Scuola dell’infanzia, 975 bambini in lista d’attesa

CISL: Scuola dell’infanzia, 975 bambini in lista d’attesa

0
CISL: Scuola dell’infanzia, 975 bambini in lista d’attesa

Arezzo – L’anno scolastico 2011/2012 deve ancora terminare, ma la macchina amministrativa ha già emesso il suo verdetto evidenziando macro criticità anche per il 2012/2013 ed in particolare nella Scuola dell’infanzia di tutta la provincia di Arezzo. A dirlo Brunella Agostini, segretario CISL Scuola di Arezzo, che non nasconde le sue preoccupazioni in merito ai numeri che stanno circolando per quanto riguarda le liste d’attesa: in tutta la provincia ben 975 sono i bambini che ad oggi non hanno trovato posto.
Dal Valdarno alla Valtiberina passando per il Casentino e la Valdichiana senza voler dimenticare il capoluogo Arezzo, prosegue il segretario Agostini, il dato che emerge non solo è sconfortante, ma è anche indicatore di un grave ed intollerabile disagio che va a colpire, ancora una volta, fasce deboli della popolazione: i piccoli a cui viene leso il diritto all’educazione e le famiglie che non possono avvalersi di uno strumento che permetta loro di conciliarsi con la vita professionale. E a tutto ciò va aggiunto un ingiustificato aggravio economico a cui debbono far fronte le famiglie là dove esiste una offerta diversa da quella pubblica ma, dove l’alternativa non c’è, la questione assume aspetti a dir poco drammatici.
Ecco, quindi, che di fronte a questa situazione, prosegue Brunella Agostini, è necessario e non più procrastinabile mettere in atto una forte volontà di convergenza da parte di tutti gli attori istituzionali e sociali che hanno a cuore la formazione e l’educazione affinché sia fatto ogni sforzo per continuare a garantire il diritto allo studio a tutti bambini dai tre ai sei anni della nostra provincia. Infine, maggiore attenzione, conclude Agostini, va anche rivolta all’edilizia scolastica. Ad esempio, alcune zone del comune di Arezzo di recente espansione edilizia, sono carenti di strutture adeguate e questo nel 2012 non è certo più tollerabile.

Articlolo scritto da: CISL Arezzo