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Coldiretti: ‘Cinghiali e caprioli cacciano agricoltori dalle campagne’

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Coldiretti: ‘Cinghiali e caprioli cacciano agricoltori dalle campagne’

Cinghiali e caprioli cacciano gli agricoltori dalle campagne aretine. L’allarme viene dalla Coldiretti provinciale che rende noto un calo fino al 10% dei terreni coltivati: “Gli agricoltori – spiega Tulio Marcelli, presidente della Coldiretti aretina e toscana – sono esasperati e scoraggiati dalle devastanti incursioni degli ungulati, e stanno abbandonando i terreni più vicini alle aree boschive a causa dei gravissimi danni procurati da questi animali, che si sommano al già grave calo, fino al 20% delle rese medie, causato dalla grave siccità estiva”. Non solo, insiste Marcelli: “Chi continua a coltivare, soprattutto vite e olivo in zone vicine ai boschi, registra cali produttivi intollerabili, che sfiorano il 50% e quindi la situazione è insostenibile, ma gravi danni si segnalano anche nelle zone lontane delle foreste, in collina e nelle pianure”. A questo si deve poi aggiungere, continua Marcelli “la distruzione praticamente completa del sottobosco, visto che di giorno gli animali selvatici, in attesa delle gravi razzie notturne, si rifugiano nelle selve e divorano tutto, funghi, tartufi, mirtilli, molti prodotti che sono tipici della collina e della montagna aretina, e l’intero ecosistema quindi soffre di questo innaturale sovraffollamento”.
Di fatto in molte aree della provincia – è l’allarme che lancia Coldiretti – da anni si sta assistendo ad una vera e propria invasione: cinghiali, caprioli, cervi, daini, ma anche volatili e lupi, si sono infatti progressivamente moltiplicati impadronendosi delle campagne e dei boschi tanto da rendere impossibile l'attività agricola e forestale.
Si tratta di animali che sono anche una minaccia per la sicurezza stradale. Le cronache, anche nelle ultime settimane, sono state costellate da una sequenza di incidenti provocati dall’attraversamento accidentale degli ungulati con conseguenze spesso gravi sui cittadini e sulla loro sicurezza. In Toscana dal 2001 sono stati oltre 3.290 gli incidenti stradali causati dagli ungulati secondo i dati della Regione Toscana. Arezzo e Firenze con 600 eventi sono proprio le Province toscane che hanno fatto registrare il maggior numero di richieste di risarcimento di danni.
“Occorre creare quindi – conclude il presidente Marcelli rivolto alle autorità locali – le condizioni per affrontare l’emergenza con tutti i requisiti della straordinarietà fino a quando l’eccessivo numero di ungulati non sarà più una calamità per il territorio, l’agricoltura, l’ambiente e la sicurezza. Gli agricoltori non vogliono risarcimenti, non chiedono soldi, vogliono solo essere messi nelle condizioni di lavorare in serenità, e per questo facciamo appello alle istituzioni provinciali per una forte azione di risanamento del territorio, alla quale la Coldiretti darà il massimo contributo per la sua parte”.