Home Cultura e Eventi Cultura Commedia napoletana la Consiglio Comunale di Castiglion FIbocchi

Commedia napoletana la Consiglio Comunale di Castiglion FIbocchi

0

Alla luce dei disastrosi risultati ottenuti al Consiglio Comunale di venerdì 8 giugno, il gruppo di opposizione Insieme per Castiglion Fibocchi intende chiedere in maniera chiara e decisa le dimissioni del Sindaco Montanaro e della sua giunta che, preoccupata solo di mantenere saldo il proprio posto e disposta a tutto pur di ottenere i voti favorevoli dei 2 dissidenti (Francesco Sisti e Federica Scolari del gruppo Liberi per Castiglioni….) ed ex assessori autodefinitisi separati in casa, mette in serio pericolo le casse comunali e la comunità tutta.
È evidente come, osservando le ridicole e imbarazzanti prostrazioni del primo cittadino e del suo vice ed i rocamboleschi equilibrismi tra un ordine del giorno e l’altro della capogruppo Alessandra panduri, l’amministrazione Montanaro sia nella confusione più totale.
Nonostante alla fine i due voti per l’approvazione del bilancio di previsione 2012 siano arrivati perché probabilmente imposti dall’alto, Montanaro non ha più la maggioranza in Consiglio comunale (4 consiglieri dalla sua su 9), senza considerare come la stessa maggioranza sull’emendamento presentato dai “separati in casa” si è ancora divisa votando contrari, oltre al Sindaco Montanaro, solo tre consiglieri, mentre il vicesindaco Ferrini ha votato favorevole non essendo, peraltro, la prima volta che il vice vota in maniera diversa dal suo Sindaco.
La frattura quindi è netta, lo squilibro in giunta ed in seno al consiglio è evidente così come è evidente che il paese sia nelle mani di rivendicazioni, recriminazioni, personalismi, distogliendo l’attenzione dall’interesse dei cittadini.
Il nostro gruppo Insieme per Castiglion Fibocchi non può accettare una violazione così netta del principio di rappresentanza dell’elettorato laddove l’amministrazione Montanaro pur di stare ancorata a quella poltrona cede a ricatti. Il gruppo Liberi per Castiglioni sta facendo e farà l’ago della bilancia ed è quindi evidente come l’elettorato non è più rappresentato all’interno del Consiglio comunale.
Ed è per queste rivendicazioni personali, per una incapacità evidente di amministrare sia della nuova giunta che della vecchia, laddove due dei suoi membri vennero esclusi proprio perché ritenuti incompetenti, che il paese ha visto approvato un bilancio di previsione fallimentare nella sua totale struttura, duramente contestato dal nostro gruppo perché frutto solo di aumenti delle tasse, di nessuna azione a supporto dello sviluppo, del lavoro, dei giovani, di 400.000 euro per i lavori pubblici derivanti da oneri di urbanizzazione e di altri 400.000 euro per ristrutturazioni derivanti dalla vendita di beni pubblici che non arriveranno vista la situazione congiunturale in cui ci troviamo, dalla decisione di garantire la copertura delle spese correnti (aumentate dal 2011 e che vedranno ulteriori aumenti per nuove assunzioni di personale nel 2012) con i 520.000 euro derivanti dai proventi straordinari della discarica.
È un peccato che nessuno dei commedianti della maggioranza, dissidenti o separati in casa compresi, si sia reso conto che il Consiglio comunale non è un palcoscenico e che il bilancio di previsione 2012 doveva essere lo strumento per rilanciare l’economia del paese, l’occupazione ed invece abbiamo assistito ad un disinteressamento disarmante a scapito dei castiglionesi che vedono il loro Comune impoverirsi ancora di più.