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Condivisione e adesione alla campagna Obbedienza Civile

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Dichiarazione di Roberto Barone, capogruppo consiliare Italia dei Valori: "A distanza di 13 mesi dal successo referendario che aveva decretato la volontà popolare di tornare a una gestione pubblica dell’acqua e l’eliminazione della remunerazione del capitale investito, nulla ancora è cambiato nel rapporto con Nuove Acque, grazie al conservatorismo di chi detiene il potere politico nella nostra città.
Resta da vedere se ora, alla luce della recente sentenza della Corte Costituzionale che ha ritenuto incostituzionale l’art. 4 della legge 148/2011 voluta dall’ex Governo Berlusconi mirata a reintrodurre la privatizzazione dei servizi pubblici, si riuscirà ad attuare quello che gli italiani, e gli aretini in particolare, chiedono con forza da tempo.
Ho già sollecitato il Sindaco nei mesi scorsi ad adoperarsi per ottenere il rispetto del referendum, prima con una interrogazione e poi con un atto di indirizzo. Ora vedremo se il mio ulteriore atto di indirizzo, depositato da più di quattro mesi, con il quale propongo al Consiglio Comunale e alla Giunta di condividere e sostenere con l’adesione la “campagna di obbedienza civile” promossa dal “Comitato Acqua Pubblica di Arezzo”, riuscirà finalmente nella seduta di martedì 24 luglio a essere discusso e approvato.
Il Sindaco negli ultimi giorni sembra all’improvviso maggiormente predisposto, visto che intenderebbe indicare una persona alla Presidenza di Nuove Acque che la conduca verso la ripubblicizzazione.
L’approvazione del mio atto dipenderà soprattutto dal Sindaco e dalla posizione che, di conseguenza, assumerà il PD in aula, che potrebbe ricorrere ai soliti mezzi, atti di indirizzo alternativi o emendamenti che siano, con l’intenzione mal nascosta di devitalizzare e rendere inefficace la mia proposta.
È la prova del nove per capire se sul carro dei vincitori del referendum ci erano saliti non a caso."