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Conferenza di Luigi Armandi

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Prosegue con la figura di Angiola Mori Racuzzi, “insegnante, scrittrice, imprenditrice”, il ciclo di conferenze “Ritratti di donne aretine”, organizzato dalla Società storica, in collaborazione con il Comune di Arezzo. A parlarne nell’auditorium Aldo Ducci di via Cesalpino, sarà Luigi Armandi, martedì 13 novembre, alle ore 17,30.

Nell’Arezzo del finalmente costituito Regno d’Italia emergono nuove figure che si delineeranno più compiutamente nell’imminente Novecento. Angiola Mori Racuzzi (1843-1913) è una di queste: donna moderna e dinamica, non più relegata soltanto alla cura del focolare domestico. Nella sua variegata attività sociale, da vera antesignana, si propone in tre specifici settori, distinguendosi tra la ancora timida componente femminile della borghesia cittadina. Dapprima insegnante e poi anche imprenditrice (dove continua l’opera del marito), si afferma anche come elemento valido ed attivo nelle primissime forme del volontariato laico femminile. Una donna, dunque, professionalmente e socialmente attiva, che si distingue anche per l’originalità delle sue idee.
Luigi Armandi, 66 anni, aretino, è laureato in Sociologia a Trento. Dopo un’esperienza lavorativa nel settore bancario, dal 1986 opera come libero professionista (sociologo-economista, storico, pubblicista). Collabora con importanti ‘testate’ cittadine ed è autore di numerose ricerche e pubblicazioni. Promotore della costituzione di diverse associazioni (fra le quali la Società storica aretina), è stato fra l’altro presidente degli Amici della Musica e consigliere comunale di Arezzo dal 1995.
Curato da Luca Berti, il ciclo di conferenze della Società storica è dedicato a figure di donne nate o vissute nel territorio aretino che per le loro azioni sono entrate nella memoria collettiva o hanno fatto parlare di sé. Gli incontri, che si protrarranno fino all’inizio del mese di dicembre, si propongono non soltanto di fornire elementi biografici, ma anche di ricostruire le circostanze ed i motivi che hanno reso famose le protagoniste, contestualizzandone l’operato nella società in cui vissero. In questo modo finiscono anche per delinearsi alcune tappe del processo di emancipazione femminile.
La conferenza successiva è in programma il 20 novembre, quando Gloria Letizia De Fraja parlerà di Emma Perodi (1850-1918), che nelle sue novelle disegna un fantastico medio evo casentinese. Gli incontri sono ad ingresso libero, con dibattito finale aperto a tutti.