Home Politica Crisi nella maggioranza ad Arezzo: ‘ma la società civile?’

Crisi nella maggioranza ad Arezzo: ‘ma la società civile?’

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AREZZO – C’è venuto un dubbio. Guardando comodamente dalla finestra la querelle di questi ultimi giorni sulla crisi del governo cittadino, con la conseguente ‘gita fiorentina', al cospetto dei responsabili regionali dei partiti coinvolti, c’è venuto un enorme dubbio in testa, che ha un nome e un cognome, società civile. Una società civile che mai viene coinvolta in questo tipo di dibattito pubblico, e che invece sarebbe doveroso fare.

Premettiamo che siamo convinti che la politica sia una cosa seria e che questa stessa politica abbia diritto di dibattere su cosa fare e disfare, autonomamente, una volta eletta in un consesso pubblico. Ma ci siamo anche detti, come? In campagna elettorale, sono stati tantissimi i tavoli di ascolto, col terzo settore, per stilare un programma il più possibile inerente ai veri bisogni dei cittadini. E l’Associazione che rappresento è stata protagonista in questo percorso, così serio, così autorevole, che ha dato dei contenuti programmatici forti e vincenti. Dal PD, fino a tutte le forze di governo del centro sinistra.

Il programma, per l’appunto. Un programma scritto e sottoscritto, certo, da un centro sinistra in coalizione, ma anche dalla stessa società civile coinvolta, che ha dato mani e gambe ad un successo elettorale all’insegna dell’unità. Un’unità – e apro una parentesi scontata – che ci ostiniamo e ostineremo a definire indispensabile.

Questo poco più di un anno fa. E poi? E poi quando arrivano le prime difficoltà succede che i nostri politici, si chiudono nelle rispettive stanze e gestiscono una crisi che coinvolge tutti quanti, in solitaria, senza nulla riferire. Senza coinvolgere. Senza chiedere. Ma in un momento di smarrimento politico come questo, la prima cosa che dovrebbe venire in mente, in teoria, non sarebbe un dibattito pubblico? Un dibattito, che so, sui temi che hanno fatto crollare la giunta comunale, ad esempio, con tutte le parti in causa. Perché il Sindaco di tutti, Giuseppe Fanfani, non si palesa a tutta la città, dicendo, signori, probabilmente c’è qualcosa che non va! Cosa dite di fare?

E invece? Invece l’idea che oggi si disquisisca sul futuro della nostra città, in una delle segrete stanze della Regione Toscana, fra uomini che Arezzo, non la conoscono neppure, ci pare un po’ troppo. La politica, visto anche il momento di crisi, incontri di nuovo la Società Civile, l’alfa e l’omega del governo di una qualunque città.

Articlolo scritto da: Arci Arezzo