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Defibrillatori, la cronaca impone a tutti di pensarci

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Defibrillatori, la cronaca impone a tutti di pensarci

60 mila morti all’anno per arresto cardiaco. Una catastrofe. In molti casi la scienza e la ricerca non sanno ancora cosa fare. In altri c’è una prevenzione da seguire, in altri ancora può essere il defibrillatore a risolvere il problema. Non in tutti, non illudiamoci, ma in molti. Se solo si riuscisse a salvare il 10% in più di persone sarebbero seimila persone vive in più ogni anno, un paese come Monte San Savino. E allora, se è così semplice, perché non ci si attrezza? E’ una domanda la cui risposta è complessa, di quelle da rompersi il capo. Basta pensare quanto c’è voluto, ad esempio, a imporre norme per la sicurezza in tanti ambiti, dai luoghi di lavori – dove ogni anno si registrano ancora 1.200 morti (50 volte meno dell’arresto cardiaco) – agli incidenti stradali, con 4.000 morti (15 volte meno degli arresti cardiaci). Si fanno campagne di prevenzione e si scrivono leggi, ma nonostante tutto, non si sono raggiunti traguardi definitivi. Prima di tutto deve diffondersi la “cultura della prevenzione”. Una cultura che, nel settore dell’arresto cardiaco, non si è ancora sviluppata ed il cammino da compiere è tantissimo.
Qualche cosa si sta muovendo: dopo l’accordo con la Lega Dilettanti – Federazione Italiana Gioco Calcio che nel 2010 portò all’acquisto di oltre 150 defibrillatori da parte della Regione Toscana, è’ di oggi la proposta del presidente Enrico Rossi, di dotare di un defibrillatore ogni associazione sportiva, istituendo la figura obbligatoria del “soccorritore sportivo” in ogni società, palestre, piscine. Ed anche Arezzo, per fortuna, non parte dall’anno zero.

IL PROGETTO AREZZO CUORE
L’arresto cardiaco improvviso è una patologia che colpisce in Italia un cittadino ogni 8 minuti. Se si interviene entro 3-4 minuti dall’evento, con uno shock erogato dal defibrillatore, ci sono alte probabilità di restituire alla comunità un cittadino in perfetto stato di salute.
Nella provincia di Arezzo ogni anno 350 persone sono colpite da arresto cardiaco improvviso, ma solo l’8% viene salvato. Troppo poco. Con una alta diffusione di defibrillatori se ne potrebbe salvarne il 40-50%.
La prevenzione secondaria fatta sul luogo dell'evento è la parola d’ordine fatta propria, anche in questo settore, da quella parte della collettività di Arezzo che ha sposato questo progetto ambizioso, che ha portato alla creazione di una rete di circa 200 defibrillatori semiautomatici sul territorio (vedi elenco). Si chiama “Progetto Arezzo Cuore” ed è una iniziativa promossa da due anni dalla Fondazione Andrea Cesalpino, e che prevede la dotazione di defibrillatori nei centri di aggregazione e in altri luoghi intensamente frequentati. Il defibrillatore semiautomatico rappresenta un prezioso strumento salvavita, in quanto riconosce automaticamente quando si è in presenza di fibrillazione ventricolare e fornisce al soccorritore tutte le indicazioni necessarie per l'erogazione dell’impulso. E’ fondamentale, naturalmente, che il personale volontario, non sanitario, venga opportunamente addestrato ed il corso, effettuato dai medici del 118, è di breve durata (4 ore).

LA DIFFUSIONE SUL TERRITORIO
Ad oggi, escludendo le ambulanze, sono stati installati 65 defibrillatori e formati circa 1.500 operatori volontari.
Il defibrillatore è presente in Cattedrale, nel Convento della Verna, nei maggiori centri commerciali, in alcune palestre, in qualche istituto scolastico e in alcune Farmacie.
Anche i mezzi mobili della Polizia di Stato, dei Carabinieri, dei Vigili urbani del comune di Arezzo e dei Vigili del fuoco sono dotati di questo dispositivo.
Ma quello che è stato realizzato non è sufficiente a coprire tutte le necessità del nostro territorio. Basta scorrere l’elenco o osservare la cartina che illustra il loro posizionamento, per accorgersi, ad esempio, che c’è una buona diffusione in Valdarno ed Arezzo, un po’ meno in Casentino, pochissimi i defibrillatori in Valdichiana e, purtroppo, nessuno in Valtiberina. La Fondazione Andrea Cesalpino e il 118 della Asl 8 sono disponibili a supportare tutte le iniziative che nasceranno per implementare il Progetto Arezzo Cuore e aumentare la distribuzione dei defibrillatori. Anche i recenti tragici di fatti di cronaca, dovrebbero rappresentare uno stimolo fondamentale per non attendere oltre. Quando costa una vita umana? Non si può quantificare. Mentre un defibrillatore costa al massimo 1.500 euro.
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Elenco Defibrillatori presenti oggi sul territorio provinciale:
130 collocati sulle ambulanze delle associazioni di volontariato (sia 118 che altri servizi)
3 sui mezzi dei Vigili Del Fuoco Arezzo
2 sui mezzi dei Guardia Di Finanza Arezzo 2 sui mezzi dei Forestale Arezzo
4 sui mezzi dei Polizia Municipale Arezzo 2 sui mezzi dei Polizia Provinciale Arezzo 3 sui mezzi dei Carabinieri Arezzo 6 sui mezzi dei Questura Arezzo

1 su ogni sede:
Arezzo, Scuola Severi Arezzo, Cattedrale, (manca il corso di formazione) Arezzo, Liceo Scientifico, (manca il corso di formazione) Arezzo, Liceo Artistico, (manca il corso di formazione) Arezzo, Farmacia Ruffini Fanfani, Via Trieste 34 Arezzo, Farmacia Del Cervo, Via Alfieri 49/C Arezzo, Centro Fisioterapico Chimera, Via Bologna 12/F
Arezzo, Butali S.P.A.V., Le Mecenate 2/E Arezzo, Butali S.P.A ., Via Amendola 15 Arezzo, Butali S.P.A., Loc San Zeno 1
Arezzo, Loc. Ruscello, Comitato Festa Civiltà Contadina Civitella Della Chiana, Farmacia Marsili
Castiglion Fiorentino, Tennis Club, Loc Fontesecca
Bibbiena, Ditta Astrid S.P.A. Via Artigianato 30
Pratovecchio, P.Za Paolo Uccello Castel San Niccolò, Ditta Astrid S.P.A., V.Le Europa 22 Stia, Ristorante Loris, Loc .Piana 4
Stia, Piazza Pertini, Vicino Poste Chiusi della Verna, Santuario
San Giovanni V. No, Sig. Rossi Roberto,Via Montegrappa Mercatale V.No (Bucine),Via Verdi 43, Circolo Ricreativo
Bucine, Plesso Scolastico, Via 25aprile14 Bucine, Stadio Comunale, Via Costituzione 2 Pietraviva (Bucine), Circolo Ricreativo, Via Vittorio Veneto 23 San Leolino (Bucine), P.Za Magiotti 3-5 San Pancrazio (Bucine), Via Zara 84
Badia A Ruoti (Bucine), Circolo Sportivo, Via 11 Febbraio 32 Badia Agnano (Bucine), Via Guttuso 2 Ambra (Bucine), Plesso Scolastico, Via Trieste 236 Levane (Montevarchi), Farmacia Zampi, P.Za Repubblica 1 Cavriglia, Plesso Scolastico, Via Burzagli Cavriglia, Via Principe Di Piemonte, C/O Centro Anziani Castelnuovo Dei Sabbioni (Cavriglia), Via 25 Aprile 6
Meleto V.No (Cavriglia ), Via Barberino 2 Pergine V.No, Farmacia, Via Casae Nuove 10
Montalto (Pergine V.No), Via Vecchia Aretina 32 Laterina, Donatori Di Sangue
Laterina, P.Za Della Repubblica 38 Laterina, Stadio Comunale
Montalto di Laterina, Piazza Gramsci Piandiscò, Plesso Scolastico, Via Roma 193 Faella (Piandisco), Plesso Scolastico, Via Dell'asilo 2

Ad ulteriore precisazione relativo alla diffusione dei defibrillatori nel territorio provinciale, SI COMUNICA che quelli indicati nell'elenco sono i defibrillatori inseriti nel Progetto Arezzo Cuore e quindi sotto il controllo(e la formazione)del 118.
Non sono quindi compresi nell'elenco altri defibrillatori installati o acquistati autonomamente da associazioni sportive, di assistenza o altri enti.
Tra questi, ad esempio, si segnalano 14 defibrillatori in dotazione ad altrettanti campi sportivi della provincia a seguito dell'accordo fatto nel 2010 dalla regione con la lega dilettanti-FIGC.

Queste le società a cui furono assegnati i 14 defibrillatori:
A.S.D. Orange Club Pescaiola, A.S.D. Patrignone, U.S.D. Santa Firmina, Pol.D. San Marco La Sella, Pol.D. Stella Azzurra, U.S.D. Ambra, U.S.D. Castelluccio, G.S. Circolo Fratticciola, A.S.D. Marciano, A.S.C.D. Audax Montevarchi, Montevarchi Calcio 19802 Srl, A.S.D. Pol. Poppi, A.C.D. Marzocco Sangiovannese, A.S.D. Arno Laterina