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Domani giornata mondiale senza tabacco

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Domani giornata mondiale senza tabacco

Domani, 31 maggio è la “Giornata mondiale senza tabacco”, introdotta nel 1987 dall’Organizzazione mondiale della Sanità, per contrastare la diffusione del vizio del fumo e avviare politiche internazionali condivise per il controllo del tabacco. E, soprattutto indurre i fumatori a combattere la propria dipendenza.
In provincia di Arezzo i fumatori, stimati con l’indagine PASSI (condotta tramite interviste su un campione significativo di popolazione tra 18 e 65 anni), sono intorno al 27 per cento degli abitanti (stessa media del resto della Toscana, più alta della media italiana), con una maggiore diffusione nella fascia di età compresa tra 18 e 35 anni.

Secondo l’Oms, il fumo è “la prima causa di morte facilmente evitabile”, responsabile ogni anno della morte di 5 milioni di persone in tutto il mondo per cancro, malattie cardiovascolari e respiratorie. Un numero peraltro destinato ad arrivare a 10 milioni entro il 2030, se non saranno adottate misure efficaci. Nell’Unione europea si stima che fumino 4,5 milioni di persone e che ogni anno siano 650 mila i decessi correlati al fumo.

LE INIZIATIVE
Ovunque si svolgono iniziative di sensibilizzazione a questo tema. In provincia di Arezzo si punta ad aumentare i punti di informazione con la consegna di materiali esplicativi e la proposta di iscrizione ai corsi per smettere di fumare.
Ad Arezzo punto informazione allestito all’ingresso del San Donato dalle 9,00 alle 13,30.
In Valdarno al Box informazioni della Gruccia dalle 10,00 alle 13,30 e nell’atrio d’ingresso dell’Ipercoop dalle 16,0 alle 19,30. In Casentino Infopoint all’interno del Consultorio di Bibbiena, in località Colombaia.
In Valdichiana l’iniziativa è stata anticipata a domenica scorsa nell’ambito di “Camucia senz’auto”.
Coloro che hanno partecipato ai corsi organizzati dai centri antifumo gestiti dal Sert dell’Azienda Asl 8, in media hanno smesso di fumare a tre, sei e dodici mesi dal trattamento rispettivamente il 63%. 48%, 40%, contro il dato nazionale del 45%, 35%, 30%.

I DATI REGIONALI
L’Agenzia regionale di sanità calcola che il fumo faccia in Toscana 6000 morti l’anno. Sono oltre 800.000 i toscani che fumano, e circa 150.000 di loro hanno un’alta dipendenza da nicotina. Il 30% della popolazione che non fuma è esposta a fumo passivo per più di due ore al giorno. Ma ci sono anche gli ex fumatori, circa 680.000 in Toscana, testimonianza concreta che uscire dal tunnel della sigaretta si può, con l’aiuto giusto e corretto. In tutta la Regione, presso le Asl, sono stati istituiti i Centri Antifumo del Servizio sanitario Regionale. Chi decide di rivolgersi al Centro antifumo usufruirà di una visita medica gratuita e verrà quindi indirizzato verso i programmi per smettere di fumare, gestiti da medici specialisti pneumologi, psicologi e operatori sanitari specificamente formati, che prevedono una serie successiva di controlli (fino a 7).

I DATI NAZIONALI
In Italia, fuma il 22,7% delle persone dai 15 anni in su, corrispondenti a 11,8 milioni di cittadini. Di questi, il 26% sono uomini (6,5 milioni) e il 19,6% donne (5,3 milioni). La fascia d’età 25-44 rappresenta la percentuale più alta di fumatori pari al 28,3%. Al secondo posto, con una percentuale del 26%, la fascia d’età compresa tra i 45 e i 64 anni. I giovani fumatori, tra i 15 e i 24 anni, rappresentano il 18,8%; gli over 65 il 12,1% del totale.
Questo l’identikit dell’italiano che fuma: uomo, lavoratore, con reddito medio, istruito, consumatore di oltre 3 pacchetti di sigarette a settimana, per nulla intenzionato a lasciare il vizio, contrario ad estendere il divieto nelle aree pubbliche aperte, attento comunque a non fumare davanti ai bambini.
La percentuale dei fumatori che ha iniziato prima dei 15 anni è diminuita costantemente negli ultimi tre anni: 19,8% nel 2009, 17,8% nel 2010 e 15,7% nel 2011. Il 72,8% dei giovani fumatori tra 15-24 anni fuma meno di 15 sigarette al giorno. Rimane costante, da diversi anni, l’influenza di amici e familiari (nel 62,7% dei 15-24enni) e fa la sua comparsa per la prima volta la ragione legata al desiderio di ridurre l’appetito, soprattutto nelle nuove generazioni (1,2% dei 15-24enni).
Il 62,3% della popolazione non ha mai fumato, mentre il 15% (7,8 milioni di persone) ha smesso di fumare da più 6 anni, per motivi di salute o per una maggiore consapevolezza dei danni. L’80,2% dei ragazzi tra i 15 e i 24 anni non ha mai fumato, mentre il 21,8% degli ultrasessantacinquenni è un ex fumatore.
Le vittime del tabagismo in Italia sono ogni anno, 70.000.