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Esperienza di Nuove Acque studiata da esperti di tutto il mondo

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Esperienza di Nuove Acque studiata da esperti di tutto il mondo

Si è chiusa oggi la tre giorni aretina di studi internazionali sulla potabilizzazione e sulla qualità dell’acqua. Esperti da tutto il mondo hanno condiviso le loro esperienze, mettendo a disposizione dei colleghi tutto il know how acquisito. Spagna, Francia, Stati Uniti i paesi di provenienza dei tecnici e naturalmente anche l’Italia, con la gestione del servizio idrico integrato della Provincia di Arezzo e di parte di quella di Siena, in altre parole Nuove Acque.
In modo particolare, una delle tre giornate è stata dedicata proprio al lavoro svolto da Nuove Acque, sia in termini di gestione della siccità che di potabilizzazione e quindi qualità della risorsa distribuita ai cittadini.
Sul fronte qualità, è emerso un dato su tutti: dal 1999 sono letteralmente raddoppiati gli utenti che dichiarano di bere l’acqua del rubinetto, un chiaro elemento per testimoniare e dimostrare il livello di qualità raggiunto. Se all’inizio della gestione, infatti, solo il 30% dei cittadini beveva l’acqua “di casa”, adesso con l’ultima ricerca di mercato affidata a Databank (Cerved Group S.p.A) si è arrivati al 60% di media, con picchi sulla città di Arezzo del 75%. Detto in altri termini, 3 cittadini su 4. Altro dato interessante condiviso è quello relativo alle motivazioni di chi sceglie di non bere l’acqua del rubinetto: il 42% lo fa solo per abitudine e non perché non ne ami il gusto o non si fidi della qualità.
“Di certo i nostri standard in termini di qualità sono elevati, ma non per questo intendiamo interrompere il nostro percorso di miglioramento – commenta l’AD Francesca Menabuoni – e le occasioni come questa servono proprio come formazione continua, attraverso la condivisione delle migliori competenze e delle migliori pratiche”.
Lo stesso dicasi per la gestione dell’emergenza idrica: data la delicata situazione dell’approvvigionamento e la mancanza strutturale di piogge, è stata comunque garantita la continuità del servizio ai cittadini. In sei mesi, è stato investito 1 milione di euro – di concerto con l’Ait – per mettere in funzione impianti mobili di potabilizzazione (Cortona, Castiglion Fiorentino, Laterina) per fronteggiare la carenza cronica di acqua.
Da sottolineare che alla “Giornata Nuove Acque” di giovedì 11 ottobre hanno preso parte tutti gli addetti ai lavori e i referenti con i quali Nuove Acque lavora quotidianamente per portare a termine il proprio compito e con i quali è stata affrontata anche l’emergenza idrica 2012, dalla Regione Toscana alla Prefettura, compresi tutti gli altri enti territoriali, i soggetti quali Asl, Arpat e gli altri colleghi toscani.
“Sulla gestione dell’emergenza idrica ora l'impegno è continuare a lavorare con Regione, Autorità Idrica Toscana e altri enti per pianificare le opere infrastrutturali, in buona parte già studiate e progettate, in modo da avere un piano sostenibile di medio-lungo periodo per mettere in sicurezza l'approvvigionamento idropotabile, di fronte a queste situazioni che da straordinarie sono diventate ricorrenti in tempi molto brevi” conclude l’AD di Nuove Acque Francesca Menabuoni.