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Firmato il protocollo per contrastare la violenza contro le donne

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Firmato il protocollo per contrastare la violenza contro le donne

Il fenomeno della violenza contro le donne si fa sempre più drammatico ovunque: una donna uccisa ogni 8 minuti nel mondo, una ogni tre giorni in Italia, dove nel 2012 sono già state uccise 113 donne, 73 delle quali per mano dei loro compagni. Non meno allarmante il fenomeno dei maltrattamenti: solo nella nostra regione sono ben 5.723 le donne che dal 2009 al 2012 si sono rivolte ai centri antiviolenza, per aver subito violenze, soprattutto all’interno di un rapporto di coppia. In risposta a ciò che evidenziano i dati, alcuni territori provinciali come quello di Arezzo mantengono costantemente alto il livello di attenzione nei confronti del fenomeno della violenza di genere: ne sono prova le numerose iniziative di prevenzione ed i servizi di sostegno alle vittime attivati nel corso dell’ultimo decennio. Ad Arezzo questo è il frutto di un lavoro di rete che l’Amministrazione Provinciale, in stretta collaborazione con la Prefettura e altri soggetti pubblici e privati, porta avanti con assiduità da lunga data; nel 2001 fu siglato il primo Protocollo d’intesa contro la violenza di genere, anticipando quanto previsto successivamente dalla Legge Regionale n. 59/2007. Con l’entrata in vigore della legge regionale il protocollo è stato poi rinnovato con la sottoscrizione dell’Accordo tra la Provincia, la Prefettura, l’Azienda Usl 8, le cinque Zone socio-sanitarie della Provincia, in rappresentanza dei 39 Comuni, e l’Associazione Pronto Donna. Questa intensa collaborazione interistituzionale ha consentito l’apertura in tutte le cinque zone di specifici sportelli pubblici dedicati all’ascolto, sostegno e soccorso delle donne vittime di maltrattamenti. Di tali servizi hanno già beneficiato, per il 2012, 186 donne appartenenti a tutto il territorio provinciale. L’ampliamento delle relazioni e dei soggetti che operano all’interno della rete e il mutato contesto sociale hanno reso necessaria una rielaborazione del Protocollo, firmato questa mattina nel Palazzo del Governo, sede della Prefettura. I vari soggetti coinvolti hanno condiviso l’opportunità di una nuova forma di collaborazione per attuare interventi che siano ancora più incisivi ed efficaci per sostenere le donne in difficoltà perché vittime di violenza e per contrastare la cultura discriminatoria. Il nuovo contesto della rete territoriale vede l’ingresso di nuove ed importanti istituzioni, quali la Procura della Repubblica, l’Ufficio Scolastico Provinciale e la Consigliera di Parità. Le donne che subiscono violenza di genere sanno quindi di poter contare su una valida rete di aiuto che sa prendersi cura dei loro bisogni e assicurarne la protezione e che, con il nuovo Protocollo, garantirà una maggiore incisività in merito alle azioni poste in essere per tutelare le vittime. “E' importante il coinvolgimento di nuovi soggetti in un accordo di grande valore come quello che oggi rinnoviamo”, ha detto al momento della firma il Prefetto Saverio Ordine mentre il Presidente della Provincia Roberto Vasai ha sottolineato che i risultati importanti ottenuti in questi anni sono stati possibili grazie al rapporto proficuo ed al lavoro comune che si è creato negli anni precedenti tra istituzioni e volontariato. “La violenza contro le donne non è la semplice declinazione di genere di una società violenta, ma è un fenomeno fortemente trasversale che attraversa tutte le fasce sociali e che richiede un particolare approfondimento”, ha affermato invece l'Assessore regionale al Welfare Salvatore Allocca mentre all'Assessore provinciale Carla Borghesi è toccato il compito di illustrare gli obiettivi del protocollo: “prevenire le discriminazioni, ridurre gli stereotipi ed i pregiudizi di genere, contrastare l'insorgere delle cause di violenza e sostenere le vittime sono alla base di questo importante lavoro, che la Provincia ha il compito di coordinare. Tra le novità ci sono la costituzione di un tavolo ad hoc con tutti i soggetti interessati che raccoglierà i dati e formulerà proposte”, ha concluso l'Assessore Borghesi.