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Franca Binazzi, imprenditrice di quarta generazione

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Quattro generazioni attraverso tre secoli. Nel dna della famiglia Binazzi di Levane ci sono fili di tessuto che non solo resistono al trascorrere del tempo ma che si rafforzano con il costante inserimento di elementi di modernità.
Nella seconda metà dell’Ottocento Pietro avvia una sartoria per abiti da uomo. Attività che passa di padre in figlio fino a diventare, alla metà del secolo scorso, una delle più importanti del Valdarno con 15 addetti. La famiglia Binazzi comprende che il mercato delle confezioni sta cambiando e che dalla sartoria si sta passando alla lavorazione in serie.
“Un’intuizione – spiega Franca Binazzi, Presidente CNA Valdarno e vice Presidente Provinciale CNA – che non ha mai fatto venir meno la qualità sartoriale delle nostre produzioni. Sono tre gli elementi che possono contribuire a spiegare il successo dell’impresa attraverso quattro generazioni dall’Ottocento ad oggi: la prima è la passione per questo lavoro, la seconda è il continuo aggiornamento, la terza è la capacità imprenditoriale di stare sul mercato”.
La passione è un elemento insostituibile. “Sono entrata in azienda quando dovevo ancora finire le scuole superiori. Ci sono rimasta mentre facevo l’università e ne ho assunto la guida, insieme a mio marito, con la laurea da sociologa. Quando ero piccola giocavo con le bambole come tutte le bambine e le vestivo. Ma non di semplici stracci o di vestitini comprati al negozio di giocattoli. Mio padre mi aveva regalato una piccola macchina da cucire e i vestitini li inventano e li cucivo da sola”.
La bambina di allora realizza adesso modelli e abiti per Versace, Cavalli e altri importanti marchi italiani e internazionali dell’alta moda.
“La mia passione era e rimane il tessuto. Mi basta toccarlo e non ho bisogno di analisi chimiche per definirne la composizione. Non uso fili d’importazione perché la loro qualità è oggettivamente inferiore a quello di marca. Seguo con attenzione le innovazioni tecnologiche. Ho lavorato alcuni capi in jersey con fili di ceramica. Un tessuto innovativo, di grande pregio per l’estate essendo fresco. Purtroppo molto caro e quindi non ancora adatto al mercato”.
L’azienda si sviluppa grazie anche ad una sorta di equilibrio matrimoniale. Franca Binazzi pensa alle creazioni e alle lavorazioni, il marito alle parte commerciale. “Ci compensiamo con le nostre diverse professionalità e diverse attitudini personali”. La sintesi è il mix vincente della Bilò, azienda che ha appena ricevuto il riconoscimento nella categoria Imprese storiche da parte della Camera di Commercio di Arezzo.