Un patto per la sicurezza. È questa la richiesta inviata da Confesercenti alle istituzioni aretine a seguito degli episodi di furto registrati in città ai danni delle attività commerciali e dei pubblici esercizi.
“L’associazione di categoria – ha detto Barbara Brogi presidente di Confesercenti – ha inteso suggerire e promuovere un patto per la sicurezza in città. Negli ultimi tempi abbiamo ricevuto molteplici segnalazioni dagli associati che lamentano il timore di poter finire nel mirino della criminalità alla luce di una scia di episodi che si sono susseguiti ai danni di attività commerciali ed esercizi pubblici”.
“Per questo – prosegue Brogi – abbiamo scritto al Prefetto ed al Sindaco di Arezzo con l’obiettivo di trasmettere assieme alle Forze dell’Ordine e all’amministrazione comunale un segnale di vicinanza capace di restituire tranquillità a quanti alzano le saracinesche per le strade cittadine”.
“Crediamo che un Patto per la sicurezza – aggiunge il Presidente di Confesercenti – rappresenti uno strumento che sia di supporto all’encomiabile lavoro svolto dalle Forze dell’Ordine che quotidianamente e capillarmente sono impegnate per garantire sicurezza per l’intera comunità aretina”.
“L’auspicio – conclude il presidente Brogi – è di dotare la città di Arezzo, di un patto finalizzato alla realizzazione di iniziative coordinate per un governo complessivo della sicurezza della città. Come associazione di categoria crediamo sia la base per garantire un diritto primario ed indispensabile ed un modo per restituire tranquillità non solo ai commercianti ma anche agli aretini”.
Una strada quella suggerita da Confesercenti che ha già dato risultati positivi in altre città della Toscana: a Siena e a Prato, la Prefettura ed il Comune hanno firmato il patto con il quale le parti incrementano la collaborazione interistituzionale, rafforzando con molteplici azioni, la percezione di sicurezza di cittadini nel rispetto delle specifiche responsabilità e competenze. Ad Arezzo Confesercenti ha mosso il primo passo.