“Sono dalla parte dei lavoratori e delle lavoratrici del Comune di Arezzo anche se questo può risultare impopolare. Le ragioni per scioperare ci sono tutte e sono sacrosante. Ovvio che però auspico una ripresa del dialogo e che l'amministrazione Fanfani abbia finalmente quello spirito di apertura che fino ad oggi non si è visto”E' quanto afferma, in una dichiarazione, Alfio Nicotra, capogruppo provinciale della Federazione della Sinistra.
“Per gli aretini il Saracino è sacro- prosegue Nicotra – ma sono sacri anche i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici specialmente per quelli/e che percepiscono un salario di poco sopra le 800 euro mensili e che si trovano azzerato il salario accessorio. Assurdo contrapporre la città ai lavoratori in lotta, lo ritengo sbagliato da qualunque parte provenga, in particolare da parte del primo cittadino. Mi auguro che la mobilitazione prevista per questa sera delle giovanili dei quartieri in piazza della Libertà, non sia contro i lavoratori e il diritto di sciopero ma a favore di una soluzione negoziata ed equa della vertenza.”
“ Va compresa – spiega Nicotra – la rabbia dei lavoratori che sono al terzo sciopero senza che questo abbia mosso di una virgola l'amministrazione. Non si comprende perché i dipendenti comunali debbono avere, a parità di lavoro e di mansioni, meno salario accessorio di quello che prendono i loro colleghi in Provincia.”
“Vorrei comunque sommessamente e nel pieno rispetto dell'autonomia decisionale dei lavoratori– conclude Nicotra – avanzare una proposta ai dipendenti del Comune di Arezzo. Può darsi che sia irrealistica ma sicuramente non inefficace. Bisogna rovesciare come un guanto questa situazione in merito allo sciopero per la giostra del Saracino. Si può farlo lo stesso dichiarandolo e presentandosi a lavorare. Non per fare i crumiri ma per fare uno “sciopero alla rovescia” come quello di Danilo Dolci che fece epoca e scalpore. C'è bisogno di fantasia nella lotta e se la controparte vuole mettere la città contro di loro, i lavoratori possono dare scacco matto – lavorando in sciopero ovvero senza prendere la paga – portando la città dalla loro parte. Comunque sia e qualunque decisione sia assunta il sostegno della Federazione della Sinistra alla lotta dei dipendenti comunali è totale e convinto.”