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Il Gruppo di Sbandieratori di ritorno dall’Armenia

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A distanza di appena quattro mesi dalla prima trasferta in Armenia, gli Sbandieratori di Arezzo hanno fatto nuovamente volteggiare le loro bandiere in questo piccolo lembo di Asia.
Grazie infatti al rinnovato impegno da parte dell’Ambasciatore d’Italia in Armenia, dott. Bruno Scapini, il gruppo aretino tra il 10 e il 16 ottobre ha avuto modo di dare spettacolo sia nella capitale Yerevan, in concomitanza dell’incontro di calcio Armenia-Italia dello scorso 12 ottobre, sia nell’ambito di un tour che ha toccato le principali località dell’Armenia centro-settentrionale.
In particolare, gli Sbandieratori, dopo una prima esibizione nella capitale Yerevan, sono stati invitati, il giorno precedente la partita, ad un incontro in Ambasciata con il Presidente della FIGC, Abete, e con il suo omologo armeno. Già il mattino seguente il Presidente Ugo Coppini e il vice Presidente Pierfrancesco Pedone tenevano, sempre presso l’Ambasciata d’Italia, una conferenza stampa alla presenza delle principali testate giornalistiche. Poi il gruppo, su invito del Presidente Abete e col beneplacito del C.T. Prandelli, ha avuto modo di farsi fotografare, in un clima scherzoso, con i calciatori azzurri. Ma è in occasione della partita della Nazionale che gli Sbandieratori di Arezzo, nei loro tradizionali costumi, insieme ad uno sparuto gruppo costituito da una cinquantina di tifosi italiani, hanno sostenuto, con inni e colpi di tamburo la nostra nazionale, ininterrottamente, per tutti i 90 minuti di gioco.
Il giorno seguente ha avuto inizio il tour vero e proprio: con Ugo Coppini in rappresentanza dell’Associazione Sbandieratori di Arezzo e sotto la direzione tecnica di Giacomo Romanelli, in quattro giorni la squadra si è esibita in sei diverse località riscuotendo consensi e manifestazioni di simpatia da parte della popolazione armena. Ancora una volta infatti gli alfieri aretini hanno tenuto alto il nome di Arezzo, della Toscana e dell’Italia in un paese a noi lontano, ma con interessanti affinità culturali.
In particolare a Spitak e Gyumri, città che nel 1988 furono maggiormente interessate dal terremoto e dove si distinsero per efficienza i soccorsi italiani, l’accoglienza da parte degli Armeni è stata ancora più calorosa.
Nel corso dell’ultima serata a Yerevan, l’Ambasciatore Bruno Scapini ha poi nuovamente invitato i ragazzi aretini presso la sua residenza per un incontro con il Ministro italiano della Difesa, Ammir. Di Paola, in quei giorni in visita nella capitale armena.
Alla trasferta hanno partecipato: Ugo Coppini, Presidente; Giacomo Romanelli, Direttore Tecnico; Francesco Benincasa, Alessio Della Giovanpaola, Alessandro Peruzzi e Francesco Ricciarini, per le chiarine; Alessio Dionigi, Pieralberto Faralli, Omar Hussein e Luca Nocentini, per i tamburi; Fernando Bianchini e Giacomo Nucci, per la parte acrobatica; Yuri Cacchiani, Lorenzo Callegari, Luca Caneschi, Syrus Casini, Daniele Fabbriciani, Giacomo Guelfi, Matteo Marcantoni, Jacopo Nardoianni, Federico Nicchi, Pierfrancesco Pedone, Lorenzo Polendoni, Giovanni Venturi, per gli
sbandieratori.