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Il premier Monti a Rondine: ‘Non bisogna arrendersi’

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Il premier Monti a Rondine: ‘Non bisogna arrendersi’

Pranzo a Rondine per il presidente del Consiglio Mario Monti che stamani ha accolto Benedetto XVI all'arrivo ad Arezzo. Il premier dopo aver cenato, ieri, nell'abitazione di Bondi ed aver passeggiato per il Corso stringendo la mano a molti aretini, oggi ha presenziato alla messa del Santo Padre per poi raggiungere la cittadella della Pace. Nel corso di un incontro con i giovani di Rondine ha affrontato numerosi temi caldi. "Non bisogna arrendersi, occorre uno sforzo comune che deve basarsi su un'equa ripartizione del carico, sulla base delle possibilita' di ciascuno" ha detto Monti che ha aggiunto "Questa è la via di uscita, sia sul piano personale che su quello della collettività". Poi, ha continuato il premier: "E' inevitabile che nella fase attuale cresca il disagio sociale, che la precarieta' alimenti un senso di malessere e che ci siano segni a volte gravi di incrinatura nella coesione sociale".Monti, infine, ha invitato ad affrontare "con convinzione e coraggio la crisi economica che altrimenti puo' diventare una crisi di cultura e di valori".
E per quanto riguarda l'immigrazione: "I fenomeni immigratori di vasta portata ci trovano spesso impreparati". ha detto il presidente del Consiglio che ha fatto riferimento anche ai "pre allarmi di possibili aumenti degli sbarchi a seguito della situazione in Siria. Non si puo' pensare che cessino per miracolo gli arrivi dalla sponda sud del Mediterraneo". Poi, rispondendo a una studentessa indiana che gli chiedeva un commento sulla valore della parola 'tolleranza', Monti ha sottolineato: "Gli altri non vanno visti come nemici ma come possibili e immediati alleati".

Articlolo scritto da: Cm