Tanto cuore e tanta grinta non hanno impedito agli Arieti Rugby di subire un nuovo stop nella loro rincorsa verso le zone alte della classifica. Nell'ultimo turno di campionato, la squadra aretina ha affrontato sul proprio terreno la seconda in classifica, il Valdisieve, e, nonostante l'indiscusso valore degli avversari, ha dato vita ad una partita combattuta e terminata 24-33. Nel primo tempo è stato il forte vento a fare la differenza ed a risultare decisivo per le sorti della gara: gli Arieti hanno giocato controvento, non sono entrati in partita e hanno subito l'iniziativa del Valdisieve. I fiorentini sono riesciti a sfruttare nel migliore dei modi le condizioni meteorologiche favorevoli e hanno segnato ben 4 mete, subendone solo una dall'ariete Roberto Chini: la prima frazione si è così chiusa sul parziale di 7-26, un punteggio che sembrava tagliare le gambe agli aretini. Invece nel secondo tempo la partita si è ribaltata e, forti del vento favorevole, gli Arieti hanno realizzato altre due mete con Chini, portandosi sul 19-26 e riaprendo l'incontro. Impaurito dalla reazione dei padroni di casa, il Valdisieve ha iniziato ad attaccare, ha segnato una nuova meta e si è riportato a distanza di sicurezza sul 19-33; non è però ancora finita perché gli Arieti, negli ultimi minuti, sono tornati a pressare e hanno realizzato la quarta meta con un'azione in spinta della mischia, arrivando al definitivo 24-33. «Abbiamo giocato con il cuore – afferma il tecnico Luca Oliva. – Nonostante il vento e il valore dell'avversario, abbiamo attaccato e combattuto per un risultato positivo, disputando una buona partita. Con questa sconfitta siamo scesi al quinto posto, una posizione bugiarda e che non rispecchia le nostre reali potenzialità: contiamo di recuperare terreno già dalla prossima trasferta a Massa».
Questa la formazione degli Arieti scesa in campo contro il Valdisieve: Civitelli, El Bouka, Ferrettini, Chini, Cassano, Morelli, Avella, D'Antonio, Ramazzotti, Perferi, Cangi, Cipriani, Mendez, Barraco e Vanni (a disposizione di Oliva c'era anche Roggi).