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IMU in Valtiberina

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“Nei prossimi mesi i sette comuni del nostro comprensorio saranno chiamati ad approvare le aliquote per la nuova IMU. Le tre associazioni di categoria rappresentanti l’industria e l’artigianato fanno fronte comune contro l’oppressione fiscale e chiedono ai sette sindaci di vallata l’applicazione di un IMU con aliquote su livelli minimi. “In qualità di rappresentanti degli imprenditori invitiamo le istituzioni a tenere le aliquote ad un livello minimo.” A parlare è Mauro Cornioli presidente di vallata Valtiberina per Confartigianato. “E’ nostro compito, prosegue Cornioli, difendere gli interessi delle imprese e delle loro famiglie. Mai come in questo momento, stante la crisi devastante in atto, la nostra voce nei confronti delle istituzioni comunali deve essere ascoltata. E’ fondamentale mantenere l’imposizione locale, con particolare riguardo all’IMU per le imprese, su aliquote basse. Contestualmente occorre che le giunte municipali sistemino i bilanci attraverso i tagli alle spese inutili ed improduttive”. A fare eco a Cornioli c’è anche Adriano Agostinelli, presidente degli imprenditori della Valtiberina iscritti a CNA. “Già l'applicazione dell'IMU con aliquota minima e l'aumento dell'iva provocheranno un danno irreparabile al tessuto portante dell'economia locale e nazionale rappresentato dalla piccola e media impresa accrescendo maggiormente le difficoltà che stanno attraversando, fino a causarne la chiusura e di conseguenza ricadranno in tutto il sistema che vi gira intorno. I tempi sono maturi perchè il governo e le amministrazioni comincino a prendere atto che il segreto per la risoluzione della crisi ce l'hanno in mano e basterebbe applicare quei tagli seri agli sprechi e ai costi della politica che ci aspettavamo dall'avvento di un governo tecnico. Le aziende e i cittadini hanno bisogno di vedere uno spiraglio di luce in fondo a quel tunnel che stanno attraversando ormai da troppo tempo e che si sta trasformando in un viaggio senza ritorno_”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Giovanni Sassolini in rappresentanza degli industriali della Valtiberina: “Le nuove normative in materia di fiscalità immobiliare si tradurranno in un ulteriore aggravio del peso tributario che andrà ad incidere sui bilanci delle imprese, in un momento già di per se’ particolarmente difficile ed impegnativo. Rappresenta inoltre una complessa problematica non sempre di facile soluzione anche ai fini della corretta applicazione delle disposizioni nel campo delle imposte indirette”. Infine i tre funzionari responsabili di zona Valtiberina per le tre associazioni, Marcella Poggini, per CNA, Andrea Brocchi, per Confindustria, e Gianluca Romani per Confartigianato: “da conteggi che abbiamo fatto un immobile adibito alla produzione di circa 500 mq sito ad esempio a Sansepolcro, nell’area industriale di Santa Fiora, pagava con la vecchia ICI circa euro 1.300 all’anno, mentre con la nuova IMU, considerando l’aliquota base del 7,60 per mille stabilita dallo stato, andrà a pagare circa euro 2.300,00 annue. Se a questo si aggiunge che l’IMU sarà un imposta fiscalmente indeducibile a livello IRPEF, IRES ed IRAP è come aggiungere la beffa al danno per le nostre imprese che costituiscono la vera ed autentica spina dorsale della nostra economia locale”.